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Morto suicida il broker Enrico Rigato, era stato minacciato per l'accusa di aver truffato più di 100 persone

L'ex broker Enrico Rigato è stato trovato morto nella sua abitazione: si pensa a un suicidio

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Macabra scoperta a Vigonovo, in provincia di Venezia. L’ex broker Enrico Rigato, che avrebbe truffato un centinaio di persone per 5 milioni di euro, è stato trovato morto in casa sua. Si ipotizza un suicidio.

La scoperta del corpo di Rigato

Nella mattinata di giovedì è stato ritrovato nella sua abitazione di Vigonovo, in provincia di Verona, il corpo senza vita di Enrico Rigato, ex broker finanziario accusato di aver truffato più di 100 persone per un totale tra i 5 e i 10 milioni di euro.

Da mercoledì il 56enne non rispondeva al telefono ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per entrare nella sua abitazione e verificare le sue condizioni di salute.

truffa Vigonovo RigatoFonte foto: Tuttocittà
Il comune di Vigonovo, dove è stato trovato il corpo

Da tempo l’uomo viveva barricato in casa, con un sistema di sorveglianza che controllava i dintorni dell’abitazione. I creditori non erano mai stati in grado di recuperare i propri soldi.

La vicenda delle truffe

L’accusa di truffa a Rigato risale all’agosto dello scorso anno. Secondo i creditori l’uomo, ai tempo mediatore finanziario iscritto all’ordine regolarmente, si faceva prestare denaro promettendo di farlo fruttare tramite il trading on line.

Più di 100 persone gli hanno dato fiducia, consegnandogli cifre molto alte, tra i 200mila e i 500mila euro. Per ottenere questi soldi Rigato istaurava un rapporto di amicizia con gli investitori, frequentando talvolta anche le loro abitazioni.

Secondo diverse fonti di stampa, tra cui il sito del quotidiano ‘Il Messaggero’, la cifra totale della supposta truffa ammonterebbe a 10 milioni di euro. La guardia di finanza invece ha registrato l’appropriazione di 5 milioni.

Le minacce ricevute

Negli ultimi mesi Rigato si era barricato nella propria abitazione, non uscendo quasi mai. La scelta era avvenuta dopo che le notizie della presunta truffa si erano diffuse a livello nazionale.

L’uomo aveva anche subito minacce e intimidazioni, presumibilmente dai suoi creditori, presso la propria abitazione di Vigonovo, dove è stato trovato morto.

Diverse le scritte minacciose sotto casa, i sassi contro finestre e tapparelle quasi sempre abbassate. Anche la sua auto era stata presa di mira, mentre la più macabra di queste azione è stata la consegna di un crisantemo nella cassetta della posta.

carabinieri Fonte foto: 123RF
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