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Morto Giuseppe Vicenzi, imprenditore dei biscotti nominato Cavaliere da Mattarella: "Buoni così non ci sono"

Morto a 92 anni Giuseppe Vicenzi, "il re dei biscotti": fu anche lo storico presidente della Scaligera

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Giuseppe Vicenzi, il “re dei biscotti”, è morto a 92 anni. Il mondo industriale e sportivo piangono la scomparsa dell’imprenditore che nel 2021 fu nominato Cavaliere del lavoro da Sergio Mattarella. Dagli anni ’60 era alla guida dell’azienda omonima, leader nella produzione di biscotti, savoiardi, amaretti e sfogliatine, fondata nel 1907 dalla nonna Matilde e poi portata avanti dal padre Angelo. Vicenzi era noto anche per il suo storico impegno nella pallacanestro. Nel 1972 aveva rilevato la Scaligera Basket in serie D portandola in serie A e alla conquista di Coppa Italia, Supercoppa italiana e Coppa Korac.

Morto Giuseppe Vicenzi, addio al “re dei biscotti”

Vicenzi aveva una passione viscerale per il suo lavoro. Quasi fino all’ultimo è andato in azienda ogni mattina, a San Giovanni Lupatoto (Verona). “La mia vita è sempre stata in ufficio”, spiegava un paio d’anni fa al Corriere della Sera.

L’imprenditore si è spento nella notte tra il 24 e 25 marzo a causa di alcuni problemi di salute. La lunga avventura nel regno dei biscotti l’aveva iniziata sua nonna Matilde e l’aveva poi proseguita papà Angelo, artigiano-pasticcere. Giuseppe ha infine fatto diventare l’azienda una realtà imprenditoriale enorme.

Giuseppe Vicenzi impasta biscottiFonte foto: Getty Images
Giuseppe Vicenzi

Il gruppo dolciario, specializzato in alta pasticceria industriale, era cresciuto con l’acquisizione dei marchi Mr.Day e Grisbì dal crac Parmalat. Con oltre 130 milioni di fatturato, il gruppo ha tre siti produttivi, due a Verona  (San Giovanni Lupatoto e Bovolone) e uno a Nusco (Avellino). Circa 370 i dipendenti.

Vicenzi: “Sempre cercato le nicchie per diventare leader”

“Ho iniziato a incartare biscotti a cinque anni”, spiegava sempre al Corriere, aggiungendo di aver “sempre cercato le nicchie per diventarne leader”.

Nel ’68 aveva sposato la moglie Gianfranca Savoia. Ha avuto tre figlie, Giuliana, Valeria e Beatrice, la prima dirige l’export, le altre due sono nel cda dell’azienda.

L’amore per i biscotti e per la Scaligera

Nel corso della sua vita ha avuto diverse intuizioni geniali tra le quali la produzione dell’amaretto e dei savoiardi. Vicenzi è stato molto attivo anche nel campo benefico. Ad esempio donò le tecnologie per la tele-riabilitazione delle persone affette da demenza alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli.

Attenzione particolare anche per le tradizioni. Si fece carico ad esempio delle spese per l’allestimento della stella di Natale in Piazza Bra. E poi la grande passione per la pallacanestro.

Prima fu sponsor della Scaligera e poi presidente, portando la squadra in Serie A. Storica la Coppa Italia da squadra di A2 e storico il trionfo in Coppa Korac. “La Scaligera merita di stare in serie A”, andava ripetendo.

Il sogno realizzato e guai a non essere trasparenti

“Da ragazzino avevo un sogno: creare l’industria dei biscotti. Volevo costruire la fabbrica più buona del mondo, pasticcini su larga scala. Ce l’ho fatta. Pensi: ho iniziato a incartare biscotti a 5 anni. Non arrivavo neanche al tavolo. Mio papà, Angelo, mi faceva salire su una cassetta capovolta”. Così Vicenzi poco più di un anno fa in una delle ultime interviste.

Fondamentale per lui la trasparenza: “Se alle persone diciamo che sono 100 grammi devono essere 100”. Inoltre andava fierissimo dei suoi prodotti. “Buoni così non ce ne sono. Provi…”, ripeteva quando faceva assaggiare i suoi dolci.

morto-giuseppe-vicenzi-biscotti Fonte foto: ANSA
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