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Modena, tribunale annulla matrimonio combinato in India. Lei minacciata dalla famiglia, come Saman

Una 29enne era stata costretta a sposarsi dalla famiglia con un 32enne indiano, diverse le similitudini con il caso di Saman Abbas

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Poteva finire come Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa dai familiari a Novellara perché non voleva accettare il matrimonio combinato. Costretta a sposarsi nel 2017 in India, dopo la denuncia del padre è riuscita ad ottenere dal tribunale l’annullamento delle nozze, dimostrando che erano state decise contro la sua volontà. La storia, questa volta a lieto fine, arriva sempre dall’Emilia Romagna e ha come protagonista una ragazza di 29 anni di origini indiane.

Il tribunale di Modena annulla il matrimonio combinato

Il tribunale civile di Modena ha annullato il matrimonio combinato tra una 29enne italiana di origini indiane e un 32enne indiano, celebrato in India nel 2017 e poi registrato in Italia. Il giudice ha accolto la richiesta della giovane, che è riuscita a dimostrare che le nozze erano state decise dalla famiglia contro la sua volontà.

L’unione tra i due è stata annullata in base a quanto stabilito dal codice civile, nel caso in cui “a uno dei due coniugi il consenso sia stato estorto con violenze, minacce, o altre forme di coercizione”.

La storia, questa volta a lieto fine, ha delle similitudini con il caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile 2021. Anche geografiche, dato che arriva sempre dall’Emilia, da Soliera, paese in provincia di Modena.

“Ci sono tante similitudini” con la vicenda di Saman, “ma questa volta siamo intervenuti in tempo“, ha dichiarato al Resto del Carlino l’avvocato Davide Ascari, che assiste la 29enne.

Modena, tribunale annulla matrimonio combinato in India. Lei minacciata dalla famiglia, come Saman

Le nozze sotto la pressione dalla famiglia

La 29enne vive in Italia da quando aveva cinque anni, quando è arrivata dall’India con i genitori e il fratellino. Pienamente integrata, ottiene la cittadinanza italiana e si fidanza con un coetaneo modenese. I genitori però hanno altri progetti per lei.

Nel 2017, quando lei ha 24 anni, combinano il suo matrimonio con un giovane indiano che non ha mai visto. Lei si oppone ma i genitori sono irremovibili: le nozze vengono celebrate in India nonostante la contrarietà della giovane, e regolarmente registrate in Italia, al Comune di Soliera.

Poi un soggiorno a Dubai, un viaggio di nozze dove la ragazza incontra per la prima volta lo sposo. Appena rientrati in Italia, la ragazza va via di casa e si rivolge all’avvocato Ascari, il legale che anni prima ha aiutato la famiglia a ottenere i permessi di soggiorno.

Le denunce e le minacce registrate dalla ragazza

Partono due denunce contro il padre della ragazza, una in sede civile e l’altra penale. Nella giornata di venerdì 11 novembre arriva la decisione del tribunale civile di Modena che annulla il matrimonio combinato.

Anche grazie alle contromisure prese dalla 29enne che, temendo per la sua incolumità, aveva piazzato telecamere e registratori in casa. Così è riuscita a registrare le conversazioni dei genitori che dimostravano la pianificazione delle nozze, comprese le minacce subite, in particolare dal padre.

In una telefonata il padre parla con il suocero in India e gli promette di essere disposto a tutto per risolvere la situazione e far rispettare le regole, perfino uccidere la figlia con una tisana avvelenata.

Il lieto fine

La ragazza ora è libera e potrà finalmente unirsi con il giovane che ha conosciuto a Modena. Un lieto fine, a differenza del caso di Saman Abbas. Decisivo questa volta il fatto che si è riusciti a intervenire in tempo, in seguito alla denuncia della ragazza.

E, come spiega l’avvocato Ascari, anche grazie a “qualche passo indietro” fatto dopo diversi anni dai genitori della ragazza, che ora vivono in Germania con l’altro figlio.

Matrimonio Fonte foto: iStock
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