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Mamma entra in classe a Castellammare e picchia la prof per i voti bassi alla figlia: parla l'insegnante

Scontenta per i voti bassi della figlia, una donna ha aggredito la professoressa di inglese del liceo classico Plinio Seniore di Castellammare

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Una donna ha fatto irruzione nella scuola frequentata dalla figlia e ha aggredito una professoressa. È successo all’interno del liceo classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. L’aggressione è avvenuta nella mattinata di giovedì 24 marzo.

Irruzione in aula

Nel mirino della madre della studentessa è finita un’insegnante di inglese “colpevole”, agli occhi della donna, di non trattare sua figlia come gli altri compagni di classe e di darle voti troppo bassi. L’aggressione è avvenuta davanti agli altri studenti.

La professoressa di inglese è stata bersagliata da pensanti insulti e poi è stata presa per i capelli ed è stata raggiunta da colpi alla testa e al braccio.

Il racconto della professoressa aggredita

“Ho visto questa figura venire verso di me e insultarmi pesantemente davanti agli alunni. Poi mi ha colpito alla testa, al braccio e alla spalla sinistra”, ha raccontato la professoressa aggredita.

La docente ha detto di essere stata colta di sorpresa “perché generalmente in istituto non entra nessuno” mentre “ieri è stato consentito a questa donna di salire le scale e raggiungere la classe”. In seguito all’episodio la professoressa è andata da sola in ospedale e ha detto di non aver ricevuto nessuna telefonata da parte del dirigente o dai suoi collaboratori.

La docente ha quindi deciso che denuncerà la donna che l’ha aggredita, ma anche la scuola per omissione di soccorso.

Voti bassi alla figlia, mamma entra in classe e picchia la profFonte foto: Tuttocittà
L’aggressione è avvenuta a Castellammare di Stabia (Napoli)

La denuncia del sindacato

Sulla vicenda è intervenuta la Flc Cgil locale nella persona di Valeria Longobardi, che ha inviato una lettera alla dirigente dell’istituto e alla rsu del liceo.

“L’aggressione della collega – scrive Longobardi – non è un caso isolato nella scuola del post pandemia, dove spesso si verificano episodi di violenza nelle scuole a danno dei docenti, ma anche del personale Ata”.

“Un fenomeno in crescita, derivante da disagi economici, sociali, psicologici, specchio di una realtà sociale in cui si registra un evidente indebolimento del tessuto valoriale, una discrasia tra modelli educativi, quello scolastico da un lato e quello socio-familiare dall’altro e, soprattutto, un progressivo discredito che decenni di disinvestimento finanziario e progettuale da parte della politica hanno riversato sul sistema scolastico”, prosegue la sindacalista.

Voti bassi alla figlia, mamma entra in classe e picchia la prof
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