M5S, il voto su Rousseau: addio al capo politico. Cosa cambia
L'esito del voto su Rousseau: addio al capo politico del M5S, verrà sostituito da un direttorio di cinque persone
Via libera da parte degli iscritti al Movimento 5 Stelle alla modifica dello statuto del partito. La votazione sulla piattaforma Rousseau si è conclusa con la netta vittoria, attorno all’80% delle preferenze, del passaggio ad una governance collegiale. Bassissima però la partecipazione al voto.
Addio quindi alla figura del capo politico, ruolo detenuto prima da Luigi Di Maio e ora da Vito Crimi. Al suo posto verrà istituito un organo collegiale, un direttorio costituito da cinque persone.
L’esito della consultazione online, iniziata martedì alle 12 e conclusasi oggi alla stessa ora, era atteso. Una settimana fa, alla prima convocazione del voto, era uscito un risultato simile. Il voto era stato poi annullato perché bisognava che votassero il 50 per cento più uno degli iscritti.
Bassissima la partecipazione alla consultazione: per i 6 quesiti hanno votato in media poco meno di 12mila attivisti, praticamente uno su dieci. Alla prima convocazione avevano votato in 29mila. Pochi giorni fa per la fiducia al governo Draghi si erano espressi in 74mila.
Un flop che certifica la spaccatura all’interno del Movimento. Tanto che Barbara Lezzi, tra i parlamentari grillini “ribelli” che sono contrari al governo Draghi, va all’attacco di Crimi su Facebook: “Da oggi non può più decidere nulla in nome e per conto del M5S”.
“Nei prossimi giorni – ha detto – dovranno essere aperte le candidature per il nuovo comitato direttivo e spero che siano rappresentative di tutto il sentire del M5s”.