Lo chef Gennaro Ursomanno morto in un incidente a Bologna, con lo scooter ha tamponato un’auto ferma
L’incidente è avvenuto in via Palmiro Togliatti, non lontano da una rotonda. Il commosso ricordo dei figli e degli amici di Gennaro Ursomanno
Gennaro Ursomanno, chef molto conosciuto nel bolognese, è morto in un incidente stradale avvenuto nella tarda serata di venerdì 3 novembre in via Palmiro Togliatti a Bologna. L’uomo, 50 anni, era alla guida del suo scooter quando ha tamponato un’auto ferma davanti a lui, a circa 200 metri dalla rotonda. Trasportato immediatamente all’ospedale Maggiore, Gennaro Ursomanno è morto poco dopo l’arrivo al Pronto soccorso.
- Originario di Pozzuoli, ha lavorato molto in Emilia
- Le parole di un ex collega di lavoro
- Lo struggente ricordo dei figli
Originario di Pozzuoli, ha lavorato molto in Emilia
Nato e cresciuto a Pozzuoli, Ursomanno viveva a Bologna e aveva lavorato in passato nel modenese, poi nella pizzeria Parfin di Anzola dell’Emilia.
Sposato, il cuoco lascia la moglie e quattro figli, di cui tre gemelli di 23 anni, che lo hanno ricordato in modo commosso sui social. Lo chef è la 52esima vittima di incidenti stradali a Bologna da inizio anno, con dati in crescita rispetto al 2022.
Le parole di un ex collega di lavoro
Come riportato da Repubblica, Gennaro Ursomanno viene ricordato dalle persone che hanno lavorato con lui per la sua energia e per la sua passione.
Spaghetti con le vongole e gamberi alle mandorle tra le sue specialità ai fornelli, piatti che riportano alle sue origini campane.
“Insieme abbiamo condiviso inferno e paradiso. Sei stato socio, amico, ma di più un fratello! La tua perdita mi ha devastato! Mi mancherai come l’acqua nel deserto! Sarai per sempre quel piccolo pezzo di cuore che mi porterà tristezza ogniqualvolta ti penserò!”, lo ha ricordato un ex collega di lavoro.
Lo struggente ricordo dei figli
I figli hanno dedicato post commoventi a Gennaro Ursomanno.
“È ancora difficile crederci pensavo fosse uno dei tuoi soliti scherzi e invece no. Con il cuore pesante, con le lacrime agli occhi, con il cuore pesante, coi rimorsi delle cose non fatte e non dette, ma noi eravamo così. Sei stato il primo uomo che ho amato nella vita, riposa in pace papi…sarai per sempre parte della nostra vita”, ha scritto una delle figlie.
Un altro figlio ha ricordato l’ultima canzone che il padre gli aveva inviato: “Sabato scorso mi hai dedicato la canzone “Prima di ogni cosa” così dal nulla, come era tuo solito fare, ma non so se avrò il coraggio di ascoltarla mai. Però di una cosa sono certo.. ed è che , nonostante tutti i nonostante, prima di ogni cosa, Tu sei mio padre e lo sarai per sempre. Ti saluto papà, e anche se non te l’ho mai detto abbastanza, ti amo”.