Morto Giancarlo De Paoli, ex consigliere regionale della Lega Nord: l'annuncio dei figli su Facebook
Morto a Lavagna l'ex consigliere regionale della Lega Nord Giancarlo De Paoli, aveva 71 anni
Lutto nel mondo della politica ligure, è morto all’età di 71 anni Giancarlo De Paoli, ex consigliere regionale della Lega Nord. A dare la notizia è stata la famiglia, con un post sui social. De Paoli era balzato agli onori della cronaca nazionale per una frase ritenuta omofoba, per la quale era stato processato e poi assolto.
- Morto l'ex consigliere regionale Giancarlo De Paoli
- Dalla Dc alla Lega Nord, chi era Giancarlo De Paoli
- La frase sul "figlio gay nel forno"
Morto l’ex consigliere regionale Giancarlo De Paoli
L’ex consigliere regi0nale ligure Giancarlo De Paoli è deceduto nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 luglio in seguito ad una malattia, aveva 71 anni.
Sono stati la moglie Paola e i due figli a darne notizia con un messaggio postato sulla pagina Facebook di De Paoli.
Queste le loro la parole: “Questa notte papà ci ha lasciato dopo aver combattuto fino all’ultimo con tutte le sue forze per restare con noi, dimostrandoci per l’ennesima volta quanta energia e voglia di vivere avesse. Sarai sempre nei nostri cuori e ti renderemo orgoglioso”.
Dalla Dc alla Lega Nord, chi era Giancarlo De Paoli
Originario di Varese Ligure, in provincia di La Spezia, Giancarlo De Paoli viveva da anni con la famiglia a Lavagna (Genova).
Da sempre impegnato in politica, aveva militato per anni nella Democrazia Cristiana, sedendo per oltre trent’anni nei banchi del Consiglio comunale della sua Varese Ligure.
Dopo aver aderito brevemente a Forza Italia, nel 2015 era passato nelle fila della Lega Nord, venendo candidato ed eletto al Consiglio regionale della Liguria; poi passò al gruppo misto.
La frase sul “figlio gay nel forno”
Tempo fa De Paoli era finito nella bufera per la frase “Se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno“, pronunciata a margine di una seduta della commissione regionale sulla famiglia.
Per quella frase ritenuta omofoba, che De Paoli ha sempre negato di avere detto, venne processato: venne assolto nel marzo 2023, “perché il fatto non sussiste”, dall’accusa di diffamazione aggravata.