La madre di Julia Ituma e il dettaglio del telefono vuoto: la rabbia della donna per la morte della figlia

“Ho acceso il cellulare e dentro non c’era nulla”. La madre di Julia Ituma, la giovane pallavolista morta giovedì 13 aprile a Istanbul, lo ha raccontato a Repubblica. Il cellulare della ragazza era stato restituito alla madre dalla polizia turca, che sta indagando sulla vicenda. Al momento gli inquirenti seguono la pista del suicidio. Secondo la ricostruzione della polizia Julia Ituma si sarebbe lanciata volontariamente dalla finestra della sua camera dell’International Volley Hotel, dove alloggiava insieme alle compagne di squadra.

• Le ultime ore di vita di Julia Ituma
• Il corpo trovato all’alba dai dipendenti dell’hotel
• Il cellulare di Julia vuoto: la rabbia della madre

Le ultime ore di vita di Julia Ituma

Julia Ituma, promettente pallavolista di 18 anni, nata a Milano da genitori nigeriani, la sera di mercoledì 12 aprile aveva appena giocato la partita di ritorno della Champions League. Una partita persa 3-0 e costata l’eliminazione dal torneo per la squadra italiana. Ituma, entrata in tutti e tre i set, aveva messo a segno due punti.

Tornata in hotel, Julia Ituma aveva prima chiamato la mamma e poi – secondo la ricostruzione della polizia turca – aveva avuto una lunga conversazione telefonica con un compagno di scuola del liceo privato di Novara frequentato dalla giovane.

Il corpo trovato all’alba dai dipendenti dell’hotel

Dalle telecamere dell’hotel si vede Julia Ituma che cammina nervosamente nel corridoio intorno alle 22,30.

Poco dopo rientra in camera e resta sveglia a parlare con la compagna di stanza – la spagnola Lucia Varela Gomez – fino a quando quest’ultima, intorno all’1,30, non si addormenta.

Poco dopo, secondo la versione fornita dalla polizia, Julia Ituma avrebbe aperto la finestra della stanza e si sarebbe lanciata da un’altezza di circa 20 metri. Il suo corpo è stato trovato, giovedì 13 aprile all’alba, da due dipendenti dell’hotel.

Fonte foto: ANSA

Il cellulare di Julia vuoto: la rabbia della madre

Nei giorni successivi la polizia turca ha restituito il cellulare della giovane alla madre. Ma qui è emersa la sorpresa: dentro il telefono non c’erano più dati. A raccontarlo a Repubblica è stata proprio la madre di Julia Ituma.

“L’ho acceso, ma dentro non c’era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp. Gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato e chattato prima di morire. Ma voglio saperlo anche io, ne ho il diritto. Invece mi ritrovo un telefono vuoto”, ha detto la donna.

Il consolato italiano si è attivato per chiedere la consegna di tutto il materiale da restituire alla famiglia, incluso un backup dei dati che, probabilmente, la polizia turca ha effettuato.

Fonte foto: IPA