La pallavolista Julia Ituma morta in Turchia: l'ultima telefonata è un mistero, polizia esamina il cellulare
Julia Ituma, 18enne della Igor Gorgonzola Volley, è precipitata dalla finestra di un hotel in Turchia ed è morta
Mondo del volley sotto shock per la morte di Julia Ituma, pallavolista della Igor Gorgonzola di Novara. Il corpo della 18enne, di origine nigeriana ma nata a Milano, è stato trovato in Turchia, davanti all’hotel in cui soggiornava con la squadra, in seguito al match di mercoledì 12 aprile contro l’Eczacibasi. Secondo i media locali si sarebbe suicidata. La madre, Elisabeth, è partita da Milano per recarsi proprio a Istanbul nel pomeriggio di giovedì 13 aprile.
- Morta Julia Ituma in Turchia
- L'ipotesi del suicidio
- Il mistero dell'ultima telefonata
- L'autopsia
- L'intervento della Farnesina
- Il messaggio di Salvini
- Le parole del ministro Abodi
- Il cordoglio della Igor Volley Novara
- Minuto di silenzio in tutti i campi di pallavolo
- La reazione di Paola Egonu
- Chi era Julia Ituma
Morta Julia Ituma in Turchia
Non sono ancora note le cause che hanno portato alla morte della giovane, ma secondo quanto si apprende la 18enne sarebbe precipitata dalla finestra della sua stanza d’albergo. Ieri sera in campo nella sfida persa contro la compagine turca dell’Eczacibasi, Ituma aveva messo a referto due punti.
Il suo corpo è stato ritrovato all’alba davanti all’albergo in cui la squadra soggiornava in attesa del rientro in Italia previsto per il pomeriggio di giovedì 13 aprile 2023.
Julia Ituma in azione contro l’Eczacibasi
L’ipotesi del suicidio
Il sito del quotidiano turco Hurryet ha riferito che “si è appreso che Julia Ituma si è suicidata gettandosi dalla stanza al sesto piano dell’hotel”.
L’informazione sarebbe confermata dalle registrazioni delle telecamere: la Ituma si sarebbe “suicidata nella notte“.
La ragazza che condivideva la stanza con lei, “Julia Varela, non ha sentito nulla perché dormiva ed è stata svegliata dalla polizia”.
Il corpo è stato trovato intorno alle 5:30 del mattino davanti all’hotel.
Il mistero dell’ultima telefonata
Dalle immagini delle telecamere interne dell’albergo emergerebbe che Ituma, dopo aver parlato al telefono, si sarebbe seduta pensierosa davanti alla porta della sua stanza e poi, una volta entrata, non avrebbe più lasciato la camera.
Dai tabulati risulterebbe un uso prolungato del telefonino nelle ore precedenti la morte della pallavolista.
Il cellulare sarebbe stato sequestrato dalla polizia: ne esaminerà il contenuto per cercare di comprendere cosa sia successo prima della tragedia.
L’autopsia
Il cadavere è stato inviato all’Istituto di medicina legale per determinare la causa esatta della morte, attraverso l’autopsia.
Nel frattempo, proseguono le indagini della polizia: secondo le prime ricostruzioni, sarebbe rientrata nella sua stanza dopo “aver vagato per il corridoio tra le 22:30 e le 22:50”, scrive il giornale turco. Hurryet.
L’intervento della Farnesina
La Farnesina, attraverso il consolato generale a Istanbul e l’ambasciata a Ankara, che lavorano insieme, sta seguendo il caso con la massima attenzione.
Il consolato si è immediatamente attivato con i familiari a cui sta fornendo la massima assistenza mentre un costante raccordo è assicurato con la squadra e il suo direttore sportivo, nonché con la federazione italiana pallavolo e le autorità locali.
Il messaggio di Salvini
Quella della morte della pallavolista dell’Igor Novara, Julia Ituma, sono “notizie che non vorremmo mai leggere. Tanta tristezza per il dramma che ha portato via a 18 anni Julia, promessa del volley azzurro. Una preghiera per lei, un abbraccio di vicinanza alla sua famiglia e alle sue compagne di squadra”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro, Matteo Salvini.
Le parole del ministro Abodi
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha dichiarato di essere “addolorato e incredulo di fronte alla tragedia che si è consumata nella notte in Turchia e ha strappato la vita a Julia Ituma. Quando succedono queste tragedie la prima domanda che ci si pone è ‘perché?’. Le indagini sono in corso, ma qualsiasi possano essere state le circostanze, non ci riporteranno Julia con la sua solarità e il suo sorriso”.
E ancora: “Mi stringo in un forte abbraccio alla sua famiglia alla quale porgo le più sentite condoglianze e mi unisco al dolore delle compagne di squadra e di tutto il movimento della pallavolo italiana in questo difficile momento”.
Il cordoglio della Igor Volley Novara
“Sono sconvolto dalla tragica scomparsa di Julia Ituma, pallavolista diciottenne della Igor Novara. Il mio abbraccio alla famiglia, al club, a tutta la grande comunità della pallavolo italiana”. Così su Twitter l’ex ct della nazionale maschile di volley Mauro Berruto.
Diffuso poi dalla società Igor Volley Novara il comunicato in cui si fa riferimento “con profondo dolore e commozione” alla “prematura scomparsa della pallavolista azzurra Julia Ituma. La tragedia sarebbe avvenuta nelle prime ore del giorno e sulle dinamiche dell’accaduto sta indagando la polizia turca”.
La società “desidera esprimere il proprio cordoglio e la partecipazione al dolore della famiglia di Julia e dei suoi cari. Il club e tutti i suoi tesserati, affranti dalla perdita, manterranno un rispettoso silenzio sulla vicenda”.
Minuto di silenzio in tutti i campi di pallavolo
Nel frattempo la Federazione italiana di volley ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi di pallavolo in memoria di Julia Ituma, per tutte le gare che si disputeranno da oggi a domenica.
La reazione di Paola Egonu
Nessuna parola, solo la foto listata a lutto della Igor Volley per la morte di Julia Ituma, avvenuta ad Istanbul, è nelle storie di Instagram di Paola Egonu, la pallavolista azzurra che attualmente gioca proprio in Turchia.
Chi era Julia Ituma
Classe 2004 nata a Milano da genitori nigeriani, Julia Ituma era uno dei prospetti di valore della pallavolo. Arrivata a Novara in estate dopo aver giocato col Club Italia, la 18enne era tra le giocatrici di talento attenzionate per la Nazionale azzurra.
Alta, fisica e dalla schiacciata potente, Ituma è stata spesso paragonata a Paola Egonu per l’interpretazione del ruolo di opposto. Cresciuta nel mito di Robertlandy Simon, il centrale cubano di Piacenza, aveva cominciato a giocare a pallavolo all’età di 11 anni dopo aver provato anche a giocare a basket.
Nella pallavolo, nonostante la giovane età, era già un nome noto con un percorso di crescita esponenziale che l’aveva già vista protagonista con la Nazionale Under 19 azzurra, con un oro europeo la scorsa estate e il riconoscimento di miglior giocatrice del torneo, e con l’Under 18 con cui si era laureata vicecampione del mondo nel 2021.