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La CIA voleva assassinare Julian Assange nell'ambasciata: rivelazione shock dell'avvocato nell'ultima udienza

Rivelazioni dell'avvocato di Julian Assange nell'ultima udienza: rischia l'estradizione negli Usa, la CIA avrebbe provato ad assassinarlo

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Julian Assange rischia l’estradizione dal Regno Unito negli Stati Uniti, dove rischia una condanna a 175 anni di carcere per spionaggio. Il fondatore di WikiLeaks è in attesa dell’epilogo dell’ultima udienza, iniziata martedì 20 febbraio e la cui fine è prevista per il giorno successivo. Il suo avvocato, Edward Fitzgerald, ha rivelato che la CIA voleva assassinare il suo assistito – ora in carcere a Londra, dove si tiene l’appello – durante il soggiorno nell’ambasciata dell’Ecuador.

La rivelazione dell’avvocato di Assange sulla CIA

Il presunto tentativo di assassinio della CIA (il servizio di intelligence Usa) ai danni di Assange è stato rivelato dall’avvocato di quest’ultimo Edward Fitzgerald, mentre il suo assistito era rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra.

L’accusa sarebbe suffragata da “prove specifiche”, ma non sarebbe stata adeguatamente esaminata dai giudici britannici secondo il legale: “Esiste il rischio reale di ulteriori azioni extragiudiziali contro di lui da parte della CIA o di altre agenzie“, ha aggiunto.

stella assange moglie julianFonte foto: ANSA
Stella Assange, moglie di Julian

Julian Assange e i problemi di salute

Julian Assange, nel frattempo, non è presente all’udienza finale in corso all’Alta Corte di Londra perché “non sta bene“, ha dichiarato Fitzgerald, senza fornire ulteriori dettagli.

Una scelta che non può passare inosservata, essendo questa la sua ultima chance di evitare l’estradizione: per questo motivo si ipotizza che le sue condizioni di salute possano essere molto gravi.

Attualmente, il giornalista australiano è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nella capitale britannica.

Non è comunque la prima volta che l’attivista non partecipa a una udienza: era già accaduto in passato, Assange aveva preferito l’opzione del video-collegamento dalla cella, a causa di una condizione di salute certificata a più riprese come precaria da medici terzi e delegazioni di organizzazioni internazionali e che risulta riflessa da tempo nell’aspetto di invecchiamento precoce emerso dalle poche sue immagini rese pubbliche.

Il fratello, Gabriel, si è detto molto preoccupato per le condizioni di Julian.

L’appello della moglie Stella Assange: “Può fare la fine di Navalny”

Sul tema è intervenuta la moglie del fondatore di WikiLeaks, Stella Assange, che ripresa da Askanews ha dichiarato che “questo caso è un’ammissione degli Stati Uniti che ora criminalizzano il giornalismo investigativo. È un attacco a tutti i giornalisti in tutto il mondo. È un attacco contro la verità e un attacco contro il diritto del pubblico a sapere”.

Quindi, il parallelismo con quanto successo in Russia: “Julian è un prigioniero politico e la sua vita è in pericolo. Ciò che è accaduto a Navalny può accadere a Julian. Deve essere liberato. Questa farsa deve finire”.

Chi è Julian Assange

Julian Assange è nato il 3 luglio 1971 a Townsville, in Australia.

Il 4 ottobre 2006 ha fondato WikiLeaks, organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo – grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura – documenti coperti da segreto e poi li carica sul proprio sito web.

Ora rischia una condanna a 175 anni di carcere negli Usa per avere pubblicato dossier militari e segreti diplomatici legati alle guerre in Iraq e Afghanistan.

julian-assange-estradizione Fonte foto: ANSA
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