L'ex fidanzato della figlia tenta di sfondare la porta di casa, il padre spara e lo uccide
Ha tentato di forzare la porta di casa dell'ex fidanzata, ma dall'altra parte c'era il padre armato che ha cominciato a sparare. Morto un 22enne
Dopo aver suonato il campanello ha tentato di irrompere in casa sfondando la porta. Dall’altra parte, però, l’ex fidanzata era in compagnia del padre, che ha aperto la porta e ha sparato.
- Tenta di sfondare la porta dell'ex fidanzata, ucciso dal padre
- Il processo contro Mitchell Duckro
- Il racconto di Allyson sull'ex fidanzato
Tenta di sfondare la porta dell’ex fidanzata, ucciso dal padre
Teatro dello sconvolgente fatto di sangue è la città di Sydney, nell’Ohio.
Il 22enne James Rayl, probabilmente per un disperato tentativo di riconciliazione, si era presentato alla porta dell’abitazione dell’ex fidanzata Allyson Duckro, e aveva tentato di forzare la porta.
James Rayl fugge dagli spari dell’ex suocero
Dall’altra parte la ragazza, terrorizzata, gli aveva chiesto di andarsene e si era nascosta. Nel frattempo Allyson aveva telefonato al 911 mentre James, con ripetute spallate, era riuscito a sfondare il vetro della porta di ingresso e lo stipite.
In quel momento era intervenuto il padre di Allyson, Mitchell, che aveva avvertito James di essere armato, invitandolo ad andarsene.
“Papà, vuole uccidermi?”, aveva chiesto Allyson a suo padre come emerge dalla registrazione della telefonata della ragazza al 911.
Mitchell, quindi, aveva imbracciato la sua arma da fuoco e aveva aperto la porta. James aveva tentato la fuga, ma il padre di Allyson aveva cominciato a sparare.
Dopo 3 esplosioni James era stato ferito mortalmente alla schiena, rovinando sulla passerella di fronte all’abitazione dei Duckro.
I fatti risalgono al 31 luglio, ma la notizia è ritornata alla ribalta negli ultimi giorni di agosto a seguito della comparsa del video registrato dal circuito di sorveglianza di casa Duckro, ottenuto e diffuso da ‘WHIO-TV 7’.
Al termine del filmato, Allyson ringrazia il padre: “Non avresti potuto fare niente, mi hai salvato la vita”.
Il processo contro Mitchell Duckro
Dopo l’uccisione di James, Mitchell ‘Mitch’ Duckro è stato mandato a processo.
Nei primi giorni di agosto, un gran giurì della contea di Shelby si è appellato alla legge dello Stand Your Ground, che consente a un soggetto armato di colpire un aggressore quando si presenta anche una minima insicurezza sulla propria incolumità.
Per cui il gran giurì ha votato contro l’incriminazione di Duckro, scatenando le reazioni dei familiari di James Rayl che ora chiedono giustizia.
Il racconto di Allyson sull’ex fidanzato
Come riporta il ‘New York Post’, Allyson Duckro è stata interrogata subito dopo la sparatoria e ha raccontato che la relazione tra lei e James era finita nel 2019.
Durante la loro frequentazione, i due erano soliti assumere acidi, ma la ragazza non è stata in grado di dire se l’ex fidanzato assumesse droghe nel periodo della sparatoria.
Dopo la fine della loro storia, sempre secondo l’interrogatorio di Allyson pubblicato da ‘Daily Mail’, James Rayl si era trasferito in California.
Al suo ritorno, secondo il racconto di alcuni amici, James era profondamente cambiato.
Nella sera precedente la sua morte, James aveva inviato una nota vocale ad Allyson e aveva detto: “Volevo solo contattarti perché volevo solo vedere come stai, e forse sentirti, se ti va bene. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ti ho parlato e non lo so, mi sento come se non so cosa provo”.
Un’altra storia finita in tragedia, quindi, con un ex fidanzato incapace di rassegnarsi come in tanti esempi che arrivano dall’Italia: nel Salernitano un uomo ha sparato contro l’ex compagna sul suo posto di lavoro, e più recentemente il caso Kristina Gallo si unisce ai tanti fatti di cronaca di questo contesto.
Nel caso di Allyson Duckro, invece, la tragedia è stata doppia: l’ex fidanzato voleva entrare con la forza, ma ha trovato la morte sotto i colpi del padre.