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Il latitante Bartolo Bruzzaniti arrestato in Libano: è uno dei più importanti narcotrafficanti al mondo

Arrestato in Libano il latitante calabrese Bartolo Bruzzaniti: tra i più importanti narcotrafficanti internazionali, era ricercato dal 2022

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Colpo della Guardia di finanza. Le Fiamme gialle hanno arrestato in Libano Bartolo Bruzzaniti, latitante dall’ottobre 2022, ritenuto uno dei più importanti narcotrafficanti a livello internazionale. Originario di Locri, in provincia di Reggio Calabria, era ricercato dalla Procura reggina ma anche da quelle di Milano, Genova e Napoli.

Chi è Bartolo Bruzzaniti

Strategicamente legato alle cosche della ‘ndrangheta di Platì, in provincia di Reggio Calabria, e a Francesco ‘Ciccio’ Barbaro, figlio 47enne dello storico boss Rosario, Bruzzaniti aveva stretto anche solidi rapporti col camorrista Raffaele Imperiale, anch’egli broker di livello internazionale del narcotraffico, latitante storico arrestato a Dubai il 4 agosto 2021.

Secondo gli inquirenti, il 46enne “Bartolo Bruzzaniti è un abile manager nell’importazione di stupefacente, credibile nel rapporto con i cartelli sudamericani per l’imponente disponibilità di denaro liquido, organizzatore di una rete di distribuzione in Italia e in Europa dotata di centri di stoccaggio, e in grado di determinare il prezzo di mercato dello stupefacente, tanto da condizionarne la fornitura fino alla filiera dello spaccio”.

bruzzaniti libano arrestatoFonte foto: ANSA
La distanza tra Reggio Calabria e il Libano, dove è stato arrestato Bartolo Bruzzaniti

La latitanza

Bartolo Bruzzaniti era latitante dall’ottobre 2022.

Era riuscito a sfuggire alla caccia del Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) della Guardia di finanza, coinvolto con altri 36 indagati in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta, su cui indagavano anche le Procure di Napoli, Milano e Genova, con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo diretta da Giovanni Melillo.

In quell’occasione, come riportato dall’Agi, i finanzieri avevano sequestrato oltre 4 tonnellate di cocaina per un valore di 800 milioni di euro.

Del gruppo dei latitanti dell’operazione Levante faceva parte anche Antonio Bruzzaniti, fratello di Bartolo, arrestato dai finanzieri di Reggio Calabria mentre rientrava dalla Costa d’Avorio, uno dei Paesi maggiormente legati alla ‘ndrangheta nel traffico di cocaina proveniente dal Sudamerica.

Bartolo Bruzzaniti è l’ultimo dei 76 indagati, dei quali 35 in stato di latitanza e arrestati, a cadere nella trappola tesa dagli inquirenti con il progetto Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta (I-CAN), varato per fare fronte al carattere transnazionale che ha ormai assunto il traffico degli stupefacenti.

L’arresto di Bruzzaniti in Libano

L’arresto di Bruzzaniti, che ha 46 anni, è stato effettuato dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia (Dda) reggina diretta da Giovanni Bombardieri “a conclusione – recita la nota stampa – di articolate indagini di polizia giudiziaria svolte con il supporto delle più importanti istituzioni e agenzie europee e internazionali impegnate nel contrasto dei crimini transnazionali, nell’ambito del progetto I-CAN “.

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