Elettricista morto sul lavoro a Verona: investito da un camion nel parcheggio dell'azienda
Investito e ucciso sul luogo di lavoro: l'elettricista 40enne si trovava in ditta per compiere una serie di lavori. Schiacciato da camion in manovra
Investito da un camion sul luogo di lavoro. È morto così un elettricista di 40 anni che si trovava nella frazione Montorio di Verona per compiere alcune opere per conto di una ditta che produce silicati.
Investito nel parcheggio dell’azienda
Poco dopo le 10:00 di questa mattina l’uomo è stato investito da un autocarro in transito nel parcheggio esterno che dà sull’ingresso dell’azienda.
Inutile l’intervento dei soccorritori del 118: l’uomo è spirato poco dopo l’incidente.
L’operaio non era un dipendente ed era stato chiamato per compiere una serie di lavori.
Carabinieri e Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro stanno effettuando i loro rilievi per ricostruire la dinamica dei fatti.
La vittima abitava a Bosco Chiesanuova, un piccolo centro a mezzora d’auto da Verona.
Il rapporto dell’Inail sulla sicurezza sul lavoro
È di tre giorni fa il rapporto dell’Inail sulla sicurezza sui luoghi di lavoro nei primi otto mesi del 2022.
Il report parla di quasi mezzo milione di denunce di infortuni sul lavoro, per la precisione di 484.561. Un numero enorme e verosimilmente per difetto dal momento che non sempre gli infortuni avvenuti in condizione di lavoro nero vengono denunciati.
Si tratta di un aumento del +38,7% in confronto allo stesso periodo del 2021.
Dall’analisi dei dati emerge come la metà dei casi di infortunio riguardi i lavoratori che hanno un’età compresa fra i 40 e i 59 anni.
L’aumento più significativo nelle denunce per infortunio riguardano le donne: + 63,4%. Per gli uomini l’aumento delle denunce rispetto all’anno precedente si attesta su un + 24,9%.
Morti sul lavoro e malattie professionali
Le morti sul luogo di lavoro, le cosiddette ‘morti bianche’, invece calano leggermente rispetto al 2021: da gennaio ad agosto si sono registrati 677 decessi, contro i 772 nel 2021. Un calo del -12,3%. Si tratta comunque di numeri altissimi, sia beninteso.
Le patologie professionali crescono: da gennaio ad agosto sono state 39.367, +7,9% rispetto ai casi protocollati dall’Inail negli stessi mesi del 2021.