Guerra Ucraina Russia, ultime notizie di oggi. Parla Tajani: "Kiev nella Nato? Decisione da prendere insieme"
La guerra in Ucraina è al 457esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di venerdì 26 maggio 2023
La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al 457esimo giorno. In gran parte dell’Ucraina ha rimbombato per l’ennesima volta il suono dell’allarme aereo. Nel frattempo gli Usa hanno rinnovato il loro aiuto a favore di Kiev, annunciando che stanzieranno altri 300 milioni di dollari per fornire all’esercito di Zelensky lanciarazzi terra-terra e altre munizioni generiche. Il Giappone invece ha imposto nuove sanzioni contro Mosca, mentre il cancelliere tedesco Scholz è tornato a parlare di Putin, dicendo che tornerà a conversare con lui “quando sarà il momento”.
Il racconto della giornata
-
Putin: "Sorpreso dalle proteste in Georgia"
Vladimir Putin si è detto “sorpreso” dalle proteste antirusse in Georgia nei giorni scorsi, in coincidenza con la ripresa dei voli diretti tra i due Paesi, come previsto da un decreto firmato dallo stesso presidente russo. “Onestamente sono rimasto totalmente sorpreso dalla reazione – ha detto Putin parlando ad un incontro con alcuni uomini d’affari – Pensavo che tutti avrebbero detto: ‘Bene, grazie, questo è un bene’. Invece no, c’è stato un polverone del tutto incomprensibile su questa questione. Quando guardo da qui, penso: ‘sono impazziti, non è chiaro cosa stia succedendo lì”.
-
Tajani: "Ucraina nella Nato? Dobbiamo deciderlo insieme"
Il ministro italiano degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da ‘Tf1’, ha parlato dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato e ha presentato la sua idea di pace: “[Sull’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica] non mi esprimerò oggi, perché bisogna decidere tutti assieme”. Sulla pace, invece, ha dichiarato: “Bisogna lavorare ad una pace che rispetti il diritto internazionale, quindi che non preveda la sconfitta dell’Ucraina”.
-
Lula a Putin: "Pronto a mediare con India e Cina"
Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, parla con Putin e ribadisce la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare per la pace in Ucraina. Lo riferisce lo stesso Lula su Twitter.
Conversei agora por telefone com o presidente da Rússia, Vladimir Putin. Agradeci a um convite para ir ao Fórum Econômico Internacional de São Petersburgo, e respondi que não posso ir a Rússia nesse momento, mas reiterei a disposição do Brasil, junto com a Índia, Indonésia e…
— Lula (@LulaOficial) May 26, 2023
-
Attacco hacker al Ministero del Made in Italy, pm di Roma attendono informativa
I pm di Roma sono in attesa di una informativa della Polizia Postale in riferimento all’attacco hacker al ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’atto finirà nel fascicolo già aperto su una serie di raid informatici che negli ultimi mesi hanno preso di mira enti e istituzioni e rivendicati da gruppi che contestano l’appoggio dell’Italia all’ Ucraina. Lo riferisce l’Ansa.
-
Zelensky: "Attacco a Dnipro è crimine contro l'umanità"
“Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti”: Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Solo uno stato malvagio può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo”, ha aggiunto. “La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L’Ucraina e l’intero mondo libero insieme”.
Il bilancio è di 2 morti e oltre 20 feriti, tra cui bambini.
-
Medvedev: "Colloqui impossibili con Zelensky al potere"
“Finché ci sarà l’attuale regime e il clown Zelensky al potere a Kiev, i colloqui saranno impossibili”: lo ha detto l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, durante la sua visita in Vietnam. Lo riporta l’agenza di stampa russa Tass. “Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati”, ha detto aggiunto.
-
Kiev, "serve un vertice per la pace, l'ideale a luglio"
Un vertice per la pace “è necessario” e l’Ucraina vuole che si tenga “il prima possibile: l’ideale sarebbe luglio”. Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev: lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un’intervista all’agenzia di stampa russa Interfax. L’alto funzionario ha pubblicato una parte dell’intervista sul suo canale Telegram.
-
Kiev, abbattuti nella notte 10 missili da crociera e 23 droni
Le forze ucraine hanno abbattuto 10 missili da crociera e 23 droni kamikaze Shahed lanciati dalla Russia sull’Ucraina la notte scorsa: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina.
-
Scholz, contatti con Putin "quando sarà il momento"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto venerdì a riprendere i contatti “quando sarà il momento” sull’Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin, con il quale non parla da dicembre. “È passato un po’ di tempo dalla mia ultima conversazione telefonica. Ma quando sarà il momento, ho intenzione di parlare di nuovo con Putin”, ha detto Scholz in un’intervista pubblicata dal quotidiano Koelner Stadt-Anzeiger. Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto, “la Russia deve capire che non si può trattare di suggellare una sorta di pace fredda, che vedrebbe l’attuale linea del fronte diventare il nuovo confine tra Russia e Ucraina, che legittimerebbe solo la spedizione criminale di Putin, ” insistette Olaf Scholz. “Al contrario, dobbiamo raggiungere una pace equa e la condizione per farlo è un ritiro delle truppe russe” dall’Ucraina, dopo l’invasione iniziata nel febbraio 2022, ha aggiunto. Tuttavia, ha esplicitamente rifiutato di dire se questo ritiro debba includere anche la Crimea, che è occupata dal 2014. Il cancelliere tedesco ha ritenuto che spetti all’Ucraina definire ciò che vuole con precisione. Olaf Scholz e Vladimir Putin hanno parlato l’ultima volta nel dicembre 2022, per un’ora al telefono. Il capo del governo tedesco aveva allora per l’ennesima volta sollecitato, senza successo, il capo di Stato russo a ritirare le sue truppe dall’Ucraina, mentre Vladimir Putin aveva accusato l’Occidente di portare avanti politiche “distruttive”. Da allora, le relazioni bilaterali sono ai minimi storici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania ad un doloroso e spettacolare voltafaccia diplomatico ed economico dopo aver scommesso per decenni in questi due ambiti su un riavvicinamento con la Russia. Prima dell’invasione dell’Ucraina, Mosca era il principale fornitore di gas della Germania e uno dei suoi principali fornitori di petrolio. Dopo l’invasione dell’Ucraina, anche la Germania ha deciso di investire pesantemente nel proprio esercito. Ha così rotto con una lunga tradizione di pacifismo nel Paese, conseguenza degli orrori del nazismo.
-
Giappone, nuove sanzioni contro Russia
Il Giappone ha imposto nuove restrizioni all’esportazione nei confronti di 80 società russe. Lo dichiara il governo del paese, come riporta l’agenzia Tass. Tra le aziende colpite dalle sanzioni ci sono l’operatore telefonico russo MegaFon, il servizio federale di cooperazione tecnico-militare, la fondazione russa per progetti di ricerca avanzata nell’industria della difesa, l’ufficio di progettazione NPO Lavochkin, il produttore di camion Kamaz, la fondazione Skolkovo e l’istituto Skolkovo di scienza e tecnologia. Inoltre il governo giapponese ha affermato che presto vieterà l’esportazione di una serie di articoli che “contribuiscono a rafforzare la base industriale della Russia”, ma l’elenco verrà compilato in seguito.
-
Ucraina: allarme aereo in 11 regioni, esplosioni a Dnipro
Almeno quattro esplosioni sono state udite stanotte nell’oblast ucraino sudorientale di Dnepropetrovsk e in particolare nella capitale regionale Dnipro, secondo i media locali che citano funzionari ucraini. L’allarme antiaereo è stato attivato in queste ore nella regione e in altri 10 oblast ucraini, compreso quello di Kiev.
-
Dmitry Medvedev: "Il conflitto potrebbe durare decenni"
Il conflitto in Ucraina potrebbe continuare per “decenni” se “l’essenza stessa del governo neonazista” di Kiev non viene eliminata, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev citato dall’agenzia Tass. “Questo conflitto sarà duraturo, forse decennale. È una nuova realtà, nuove condizioni di vita”, ha affermato l’ex presidente ed ex premier russo durante un viaggio in Vietnam. Medvedev si è quindi detto convinto che se il governo ucraino in carica resterà al potere “ci saranno tre anni di tregua, altri due di conflitto e poi tutto ricomincerà”. “L’essenza stessa del dominio neonazista a Kiev deve essere eliminata”, ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo
-
Usa, nuovi aiuti per 300 milioni di dollari
Gli Stati Uniti sono pronti ad annunciare un aiuto militare per l’Ucraina per un valore di 300 milioni di dollari. Lo riporta Sky News, citando Reuters e specificando che il pacchetto, che dovrebbe contenere lanciarazzi terra-terra e altre munizioni generiche, potrebbe essere annunciato già oggi, venerdì. Gli Stati Uniti hanno promesso all’Ucraina oltre 35 miliardi di dollari di assistenza per la sicurezza dall’invasione russa del febbraio 2022. Questa nuova tranche di aiuti arriva dopo che la Finlandia ha annunciato in precedenza piani per un pacchetto di aiuti militari da 109 milioni di euro.