La base italiana dell'Unifil in Libano colpita da otto razzi, cinque soldati in osservazione: parla Tajani
Il contingente italiano Unifil in Libano è stato colpito da otto razzi: cinque soldati sono in osservazione. L'Idf accusa Hezbollah
Otto razzi hanno colpito la base italiana dell’Unifil di stanza in Libano. Per il momento non si registrano feriti, ma secondo le fonti della Difesa almeno cinque soldati sarebbero in osservazione. L’evento ha avuto luogo nel pomeriggio di martedì 19 novembre a Shama, nella zona sud-ovest del Paese. Stando alle prime indiscrezioni, i razzi sarebbero precipitati su un magazzino e altre aree all’aperto. Le indagini per risalire ai responsabili dell’attacco sono in corso.
- Libano, colpita la base italiana dell'Unifil
- Cinque soldati in osservazione, Idf accusa Hezbollah
- Il commento di Crosetto e Tajani
Libano, colpita la base italiana dell’Unifil
Le informazioni sono ancora frammentarie. Secondo Ansa, otto razzi da 107 millimetri hanno colpito la base italiana dell’Unifil nel pomeriggio di martedì 19 novembre. Fonti della Difesa riferiscono all’agenzia che nei punti in cui sono precipitati gli ordigni non sarebbero stati presenti soldati.
I razzi, infatti, hanno colpito uno spazio esterno e un magazzino. Per questo motivo, momentaneamente, non arrivano notizie circa feriti o morti a seguito dell’attacco.
La base italiana dell’Unifil è stata colpita da otto razzi in Libano. Guido Crosetto: “Intollerabile”
Si tratta del secondo attacco in pochi giorni. Il 15 novembre, infatti, una granata è precipitata all’interno della palestra della stessa base italiana, sempre a Shama, ma l’ordigno è rimasto inesploso.
Nel mese di ottobre si sono verificati altri attacchi. Netanyahu, che ha accusato “alcuni leader europei” di esercitare “pressioni nel posto sbagliato”, ha chiesto ai caschi blu di sgomberare il campo. Inoltre, il premier israeliano ha accusato Hezbollah di usare “l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa“.
Cinque soldati in osservazione, Idf accusa Hezbollah
Come già detto, l’attacco degli otto razzi non ha provocato morti né feriti. Tuttavia, come scrive Ansa, cinque soldati sarebbero in osservazione.
I militari si trovano presso l’infermeria della base e le loro condizioni non sarebbero preoccupanti. L’Idf, in una nota pubblicata su X, comunica che gli otto razzi precipitati sulla base Unifil in Libano “sono stati lanciati da Hezbollah”.
Il commento di Crosetto e Tajani
Al termine del Consiglio Difesa, il ministro Guido Crosetto ha riferito ai giornalisti del punto stampa che l’attacco al contingente italiano in Libano è “intollerabile“.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dalla Farnesina fa sapere: “A giudicare dal tipo di razzi, possiamo confermare che sia stato Hezbollah a colpire la base Unifil”. Quindi: “Hezbollah non ha alcun diritto di toccare le truppe italiane, che hanno garantito la sicurezza anche di Hezbollah ed è quindi inammissibile e inaccettabile che si spari contro il contingente italiano”.
Nell’ipotesi di un errore umano, Tajani Conclude: “Imparino ad utilizzare meglio le armi”.