Sito del Ministero del Made in Italy sotto attacco hacker: colpiti anche altri domini, cosa è successo
Il sito del Ministero del Made in Italy è tornato accessibile solo nel primo pomeriggio dopo l'attacco hacker da parte di ignoti: cosa è successo
Il sito web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato colpito da un attacco hacker. Nella mattina del 26 maggio, infatti, non è stato possibile accedere al portale del Ministero guidato da Adolfo Urso. A rendere noto l’attacco informatico è stato lo stesso Ministero attraverso una nota in cui è stato spiegato che sono stati colpiti anche altri domini nazionali e che non risultano compromissioni né furti di dati. Il portale è tornato online solo nel primo pomeriggio, intorno alle 14:30.
- Colpiti dagli hacker anche altri domini
- Si esclude il furto di dati dal sito del Ministero
- Nessuna rivendicazione dell'attacco
Colpiti dagli hacker anche altri domini
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha parlato di un “intenso attacco cibernetico” alla base dell’impossibilità di accedere al sito web istituzionale.
Ad essere attaccati dagli hacker sono stati anche altri domini nazionali e gli applicativi collegati al sito del Ministero guidato da Adolfo Urso.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy
Nel primo pomeriggio il sito istituzionale del dicastero risultava ancora irraggiungibile, così come gli applicativi del Ministero dedicati a specifici servizi. Fino alle 14:30, quando il portale online è tornato accessibile agli utenti.
Si esclude il furto di dati dal sito del Ministero
Come spiegato nella nota diramata dal Ministero, i tecnici sono stati al lavoro per “mitigare le conseguenze dell’attacco”.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, inoltre, avrebbe condotto le verifiche necessarie a capire quali potessero essere le conseguenze dell’attacco hacker.
“Da una prima verifica non risultano compromissioni o furto di dati“, hanno fatto sapere dal dicastero.
Nessuna rivendicazione dell’attacco
Per ridurre i disagi che l’attacco informatico potrebbe provocare, il Ministero sarebbe in stretto contatto con l’Agenzia per la Cybersicurezza.
Sull’attacco hacker non c’è stata ancora nessuna rivendicazione. Non è possibile, quindi, presumere chi possano essere i responsabili che hanno preso nel mirino il sito del Ministero.
Ieri gli hacker di NoName, un gruppo di informatici filorussi, hanno rivendicato un attacco al sito del Ministero dell’Interno dedicato ai servizi legati alla Carta di identità elettronica.
La rivendicazione, però, è stata smentita dallo stesso Ministero che – invece – ha reso noto che il disfunzionamento del portale online era stato causato da un problema con i cavi internet della fibra ottica.
Gli stessi hacker di NoName, infine, hanno attaccato i siti del Viminale e del Csm in occasione della visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.