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Guerra Israele-Hamas, ultime news: bombe su Jabalia, uccisi cinque palestinesi a nord della Striscia di Gaza

La guerra tra Israele e Hamas a Gaza è arrivata al giorno 106, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra tra Israele e Hamas arriva al suo 106esimo giorno. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, nella la Striscia di Gaza, i morti palestinesi sarebbero oltre 24 mila di cui 8 mila bambini e i feriti più di 61 mila dall’inizio delle operazioni militari. Israele conta invece 1.150 morti tra le proprie file.

La soluzione dei due Stati, Israele e Palestina non è impossibile, anche se il premier israeliano Benjamin Netanyahu è contrario. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro con i sindaci americani. La soluzione di due Stati con Bibi è impossibile? “No, non lo è”, ha risposto Biden. Riguardo le condizioni poste da Israele, il presidente ha aggiunto: “Io penso che saremo in grado di trovare una soluzione”.

Nel frattempo l’Onu lancia l’allarme sul numero delle vittime della guerra a Gaza. L’attuale conflitto tra Israele e Hamas ha causato a Gaza quasi tre volte più morti che negli ultimi 15 anni messi insieme. Lo rivela un rapporto di United Nations Women, l’ente per la parità di genere delle nazioni Unite. Le ultime statistiche parlano di più di 24.620 palestinesi uccisi dall’inizio della guerra con Hamas iniziata il 7 ottobre 2023.

Il racconto della giornata

  1. Missili israeliani a nord di Gaza: 4 palestinesi uccisi, 21 feriti

    Un nuovo attacco dell’esercito israeliano contro il nord di Gaza. I missili hanno causato la morte di 4  palestinesi a est del campo profughi di Jabalia. 21 persone sono rimaste ferite. Lo riferisce su X la Mezzaluna Rossa Palestinese.

  2. Idf scopre un tunnel sotto l'abitazione di un capo di Hamas

    Secondo quanto riportato dall’Idf, l’esercito israeliano avrebbe scoperto e smantellato un tunnel a Khan Younis, a sud di Gaza City, dopo un combattimento contro i miliziani di Hamas. Il tunnel si troverebbe sotto l’abitazione di un esponente di Hamas. Lo riporta ‘Times of Israel’ da fonti dell’esercito. All’interno del tunnel i militari avrebbero trovato esplosiviporte blindate. Ancora, riferisce il contrammiraglio Daniel Hagari, a circa 20 metri di profondità sarebbero state rinvenute delle celle che avrebbero ospitato ostaggi già liberati, almeno venti persone in totale.

  3. Cinque palestinesi uccisi a Jabalia

    Secondo ‘Al Jazeera’, almeno cinque palestinesi sarebbero rimasti uccisi da un bombardamento israeliano a Jabalia, a nord della Striscia di Gaza.

  4. Manifestanti accampati vicino alla casa di Benjamin Netanyahu

    I manifestanti a Tel Aviv chiedono l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi a Gaza. Un gruppo si è accampato a Cesarea, a poca distanza dalla casa di Benyamin Netanyahu.

  5. A Tel Aviv e Gerusalemme proteste contro Netanyahu: "Restituisci il mandato"

    Restituisci il mandato. Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà”, lo dice da Tel Aviv Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon è stato ucciso per errore a Gaza. I manifestanti chiedono di indire nuove elezioni. Proteste anche a Gerusalemme.

  6. Israele distrugge 800 razzi a Gaza

    Il portavoce militare dell’Idf ha fatto sapere che l’esercito ha individuato e distrutto “postazioni di razzi a lungo raggio pronte al tiro, laboratori per la produzione di armi e anche di materiale per la costruzione di centinaia di razzi” nella zona di Zeitun, a sud est di Gaza City.

  7. guerra hamas israele diretta
    Israele costretta a un accordo per gli ostaggi, secondo Hamas

    Musa Abu Marzouk dell’ufficio politico di Hamas sottolinea in una dichiarazione a ‘Sputnik’ che l’organizzazione non ha intenzione di tenere i detenuti israeliani in ostaggio, quindi: “Israele sarà costretto a raggiungere un accordo, perché in più di cento giorni di guerra non è riuscito a recuperare alcun prigioniero con la forza”, e senza tale accordo “li prenderà come corpi”.

  8. Missili contro coalizione anti-jihad in Iraq

    Una decina di missili è stata lanciata contro una base in Iraq che ospita soldati statunitensi e truppe della coalizione internazionale anti-jihadista. Lo hanno reso noto fonti della polizia irachena e dell’esercito Usa, dichiarando che diversi “missili balistici hanno colpito la base aerea di Ain al-Assad” nella provincia di Anbar. Da quanto riferito da una fonte anonima statunitense è in corso “una prima valutazione dei danni” e dalle prime rilevazioni risulta gravemente ferito “un membro delle forze di sicurezza irachene”.

  9. Iran minaccia Israele dopo l'attacco contro i Pasdaran in Siria

    L’Iran ha accusato Israele dell’attacco a Damasco nel quale sono rimasti uccisi anche il capo dell’intelligence delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e il suo vice, minacciando rappresaglie. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Teheran.

  10. Famiglie degli ostaggi israeliani accampate davanti casa di Netanyahu

    Le famiglie degli ostaggi che rimangono ancora in mano ad Hamas si sono accampate all’esterno della casa di vacanza del premier Benjamin Netanyahu, nella città di Cesarea, dove trascorre abitualmente i fine settimana chiedendo un accordo per liberare subito i familiari.

  11. Teheran: "Nel raid a Damasco ucciso capo dell'intelligence Pasdaran in Siria"

    Il raid di precisione israeliano a Damasco avrebbe ucciso il capo dell’intelligence in Siria dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Lo riferisce la stampa locale e di Teheran, secondo le quali con lui sarebbero morti altri tre Pasdaran. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sono sei le persone morte stamane nel quartiere Mezzeh della capitale siriana. Il raid di precisione ha distrutto un palazzo residenziale che secondo fonti locali era usato da consiglieri iraniani e di Hezbollah che sostengono il regime del presidente siriano Bashar al-Assad.

  12. Netanyahu contro Biden sulla sovranità palestinese a Gaza

    “Israele deve mantenere il pieno controllo della sicurezza della Striscia per garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, e questo è in conflitto con la richiesta di sovranità palestinese”. Questa è la posizione ribadita da Benyamin Netanyahu nella conversazione di ieri con Joe Biden, secondo quanto riferito dall’ufficio del presidente israeliano. Sulla posizione riguardo alla soluzione dei due Stati, Netanyahu, si legge ancora “ha ripetuto la sua posizione coerente da anni”. Lo staff ha dunque smentito che il premier sia favorevole alla creazione di uno Stato palestinese, come invece suggerito da fonti dell’amministrazione Usa dopo la telefonata con il presidente Biden.

  13. Scontri a Vicenza tra polizia e manifestanti pro-Palestina contro Israele alla Fiera del'oro

    Scontri e tensioni a Vicenza nel corso del corteo organizzato dai centri sociali per protestare contro la presenza di operatori di Israele alla Fiera VicenzaOro. La manifestazione con circa 500 partecipanti ha deviato dal percorso stabilito avvicinandosi all’area dell’esposizione, dove un gruppo di attivisti dei centri sociali sono entrati a contatto con la polizia cercando di sfondare il cordone. Quattro gli agenti contusi.

  14. Houthi: l'Unione europea non aggiunga benzina sul fuoco

    Il comitato politico di Ansar Allahformazione armata yemenita più nota come “movimento Houthi”, ha esortato l’Ue a non aggiungere “altra benzina sul fuoco” con una missione navale nel Mar Rosso e hanno chiesto agli Stati membri di muoversi per “fermare i crimini” a Gaza. “Invece di aggiungere benzina sul fuoco, i paesi dell’Ue dovrebbero seriamente agire per fermare i crimini di genocidio a Gaza, e allora fermeremo tutte le nostre operazioni militari immediatamente e automaticamente”, ha affermato sui social Mohamed al-Bukhaiti.

  15. Uccisi 4 Pasdaran in un raid su Damasco (Siria)

    Sarebbe di quattro morti tra le fila dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani, il bilancio del raid che i media ufficiali siriani e iraniani attribuiscono a Israele e che ha colpito un palazzo nel quartiere di Mezzeh della capitale siriana Damasco. L’agenzia iraniana Mehr cita una fonte che parla dell’uccisione a Damasco di due “consiglieri militari di alto grado dei Guardiani della Rivoluzione” e di altri due Pasdaran.

  16. Media: sirene nel nord di Israele, l'Idf bombarda il sud Libano

    Le sirene risuonano nelle comunità nel nord di Israele al confine con il Libano. È quanto riporta la stampa locale. Intanto, secondo l’emittente libanese Al-Manar, legata ad Hezbollah, le forze armate israeliane hanno condotto attacchi nel sud del Paese, sui villaggi di Aitaroun e Hula e nella zona di Al-Khiyam.

  17. Israele intensifica i bombardamenti su Khan Yunis

    Israele ha intensificato nella notte gli attacchi nel sud della Striscia di Gaza, dove si ritiene si nascondano i leader del movimento islamista palestinese Hamas con gli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre. Secondo il quotidiano panarabo saudita “Asharq al Awsat”, che cita testimoni oculari, i bombardamenti israeliani si sono concentrati ancora una volta su Khan Yunis, la città più grande nel sud di Gaza controllata da Hamas.

  18. Israele bombarda Sud di Gaza, 29 morti

    Nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 gennaio si sono concentrati al Sud di Gaza i bombardamenti delle forze armate israeliane, in particolare nell’area di Khan Younis, epicentro delle operazioni di terra nelle ultime settimane. Lo riportano media palestinesi. Secondo l’agenzia di stampa Wafa si sarebbero registrati anche pesanti combattimenti nell’area intorno all’ospedale Nasser e ci sarebbero stati nel complesso 29 morti.

  19. Prosegue il pressing degli Usa su Israele. Gli Stati Uniti non si faranno influenzare dal rifiuto di Benjamin Netanyahu di uno Stato palestinese e non smetteranno di fare pressioni. A riferirlo sono fonti dell’Amministrazione alla Cnn, a conferma della tensione esistente tra la Casa Bianca e il premier israeliano, al di là del continuo sostegno espresso in pubblico a Israele dal presidente Joe Biden.

    Resta caldissimo anche il fronte del Mar Rosso con gli Houti che hanno rivendicato un altro attacco contro una nave americana nel Golfo di Aden.

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