Crisi governo, a rischio l'alleanza Pd-M5s: la scelta di Di Maio
La trattativa tra M5s e Pd per la formazione di un nuovo governo subisce un'altra battuta d'arresto: Di Maio vuole il voto su Rousseau
La trattativa tra M5s e Pd per la formazione di un nuovo governo subisce un’altra battuta d’arresto. L’Ansa riporta le indiscrezioni trapelate dai dem: “Rischia di saltare tutto perché Di Maio rivendica la vicepresidenza del Consiglio”. Ma a rappresentare un nuovo ostacolo e un ulteriore rallentamento è la decisione di Di Maio di affidare l’esito dell’alleanza Pd-M5s alla piattaforma Rousseau: “Gli iscritti hanno e avranno sempre l’ultima parola”.
Alleanza Pd-M5s, le reazioni dei dem all’annuncio di Di Maio
Una scelta, quella del capo politico dei Cinque Stelle, che non è stata apprezzata dal Pd: “È solo un modo per prendere tempo, un altro elemento che complica la trattativa in corso”. Fonti Pd sostengono inoltre che si tratti di uno “sgarbo istituzionale” nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dopo il secondo giro di consultazioni deciderà le sorti di questa crisi di governo.
Carlo Calenda ha così commentato su Facebook: “Luigi Di Maio ha appena dichiarato che sottoporrà l’accordo che ancora non c’è al voto della piattaforma Rousseau in spregio a ogni prassi istituzionale. Basta. Mi appello a Paolo Gentiloni e Nicola Zingaretti perché facciano cessare questo sconcio. Dopo aver ingoiato Conte e Di Maio non possiamo continuare a umiliarci in questo modo”.
Crisi governo, Pd e M5s al tavolo: com’è andato l’incontro di ieri
Eppure, al termine dell’incontro fra M5s e Pd, la situazione era sembrata serena: “Lavoro molto positivo, abbiamo avviato il confronto su una base programmatica comune. Non abbiamo concluso: proseguiremo nelle prossime ore”, hanno commentato dal Pd. Sul fronte M5s, Stefano Patuanelli ha dichiarato: “Abbiamo lavorato in buon clima, ci vedremo domani. Non abbiamo parlato di nomi”.