Covid e influenza, Crisanti attacca Gismondo: scontro durissimo
Andrea Crisanti ha lanciato un duro attacco a Maria Rita Gismondo: "Se fossi in te non dormirei la notte"
Scontro durissimo tra Andrea Crisanti e Maria Rita Gismondo a “Live non è la D’Urso” su Canale 5 . Per il direttore di Microbiologia di Padova è importante bloccare la catena di trasmissione mettendo in atto un sistema di sorveglianza, mentre per la direttrice di Microbiologia all’ospedale Sacco di Milano “bisogna proteggere i deboli e continuare a vivere, perché il nostro grande nemico è la povertà”.
Situazione Covid in Italia, la posizione di Gismondo e Crisanti
Secondo Gismondo, “è cambiata la situazione perché noi adesso conosciamo il virus, sappiamo come curarlo, abbiamo delle molecole che funzionano, tanto è vero che dalle nostre terapie intensive escono guariti. I numeri di positivi di oggi sono quelli del 26 aprile ma abbiamo un decimo dei morti“.
Secca la replica di Crisanti: “Non è vero, perché allora si facevano meno tamponi e si facevano meno diagnosi. Noi abbiamo avuto 40-50mila casi al giorno, non sono paragonabili a questi numeri”.
Coronavirus e influenza: attacco durissimo di Crisanti
Crisanti ha poi lanciato un duro attacco a Gismondo: “Tuavevi detto che il virus era come l’influenza e che non bisognerebbe indossare le mascherine. Io per questa cosa non ci dormirei la notte perché penso che magari delle persone che hanno seguito il mio consiglio e ci sono state male e magari hanno infettato i genitori che sono pure morti”.
“No, io ho detto che era poco più grave dell’influenza, fammi replicare”, ha detto Gismondo tentando di interrompere il collega. Al che Crisanti ha sbottato: “La verità è che ci sono persone che ti hanno dato retta”.
“Scusa, Crisanti, abbiamo una stima scientifica precisa ma fammi parlare – ha replicato l’esperta -. Non sono stata solo io perché negli stessi giorni si sono pronunciati nello stesso modo colleghi come la Capua e Pregliasco. Ho riportato cosa ha detto il Cnr e ti ricordo che l’influenza ogni anno fa diecimila morti, quindi non è una banalità l’influenza. In quel momento c’erano quattro ricoverati e avevamo tutti un quadro più limitato”.
“Ma non è vero tutti, devi parlare per te stessa. Noi a Vo’ il 25 febbraio lo sapevamo già e in quei giorni ho detto che eravamo seduti su una bomba”, ha chiosato Crisanti.