Covid, boom di casi in Italia: Crisanti fissa la soglia d'allarme
Andrea Crisanti ha commentato l'ultimo bollettino coronavirus in Italia e ha spiegato quando potrebbe arrivare il possibile nuovo picco dei casi
Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all’Università di Padova, ha commentato i numeri dell’ultimo bollettino sul Covid in Italia a ‘Piazza Pulita’: “Ai primi di marzo, probabilmente in Italia avevamo 40-50 mila casi giornalieri. Adesso siamo molto lontani da allora. Penso che se arrivassimo a 7-8 mila casi al giorno dovremmo prendere provvedimenti, ma dipende da regione a regione. Non si può generalizzare”.
Proprio alla luce della recente impennata di casi di coronavirus in Italia, sono in molti a chiedersi se questi dati siano influenzati dal rientro a scuola e se i numeri siano destinati a crescere oppure no.
A ‘Il Messaggero’ lo stesso Crisanti ha dichiarato: “Siamo all’inizio di quello che potrebbe arrivare come effetto della riapertura degli istituti. Per vedere i veri effetti occorre aspettare la terza e la quarta settimana. Quindi a metà ottobre“.
“L’aumento – ha aggiunto Crisanti – è arrivato dopo tre settimane di stabilità, con i contagi che restavano tra 1.200 e 1.600 casi: possiamo dire che si trattava di un fattore positivo dovuto a tanti aspetti tra cui i comportamenti corretti”.
Inoltre la situazione attuale, per Crisanti, “somiglia a quello registrato a fine agosto, dovuto probabilmente ai rientri dalle vacanze”.
Per mettere un freno ai contagi, secondo l’esperto, è necessario “fronteggiare il virus con i tamponi. Servono interventi veloci e numerosi per contrastare il diffondersi dei focolai”.
Sull’ipotesi di un possibile picco a metà ottobre, Crisanti ha spiegato che il problema è che “andiamo anche incontro all’influenza classica. Vedremo come affrontare la situazione”.
Anche Roberto Burioni è intervenuto in seguito all’aumento dei contagi dell’ultimo bollettino: “Le cose cominciano a mettersi peggio”, ha detto il virologo.