Coronavirus, l'Ue riapre le frontiere a 15 Paesi: quali sono
Dal primo luglio l'Unione Europea riapre le sue frontiere esterne a 15 Paesi. No agli Stati Uniti
Da domani 1 luglio l’Unione europea riapre le sue frontiere esterne a 15 Paesi, tra cui la Cina ma a condizione di reciprocità. Fuori dall’elenco Stati Uniti, Russia, India e Brasile. Lo riferisce l’Ansa. La decisione è stata presa a Bruxelless dopo il voto dei paesi membri Ue. L’Italia ha votato a favore.
L’elenco comprende 15 paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e la Cina, soggetta però alla conferma della reciprocità per i viaggiatori europei.
Per quanto riguarda le riaperture delle frontiere i residenti di Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano vengono considerati residenti nell’Ue. La lista verrà aggiornata ogni due settimane in base all’andamento all’andamento dell’epidemia di coronavirus nei vari Paesi e alle misure di contenimento prese.
Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, i paesi terzi elencati dovrebbero soddisfare alcuni criteri: un numero di nuovi casi Covid-19 negli ultimi 14 giorni per 100 mila abitanti vicini o al di sotto della media Ue (così com’era il 15 giugno 2020); tendenza stabile o decrescente di nuovi casi in questo periodo rispetto ai 14 giorni precedenti; della risposta globale al Covid-19 tenendo conto delle informazioni disponibili, compresi aspetti quali test, sorveglianza, tracciabilità dei contatti, contenimento, trattamento e comunicazione, nonché l’affidabilità delle informazioni.
Quella adottata a Bruxelles è una raccomandazione, giuridicamente non vincolante, sulla soppressione graduale delle restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali nell’Ue. Spetta infatti ai Paesi membri l’attuazione del contenuto della raccomandazione e le decisioni su ingressi e uscite.
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