Coronavirus, perché la letalità in Germania è più bassa
Il tasso di letalità del coronavirus in Germania è molto più basso rispetto all'Italia
Stando ai dati forniti dalla Johns Hopkins University sull’emergenza coronavirus in Germania, su oltre 84 mila contagi, sono circa mille i decessi registrati nella Repubblica Federale. Come riporta ‘Ansa’, il tasso di letalità del coronavirus in Germania, seppur in aumento, è di poco superiore all’1%, contro il 7,8% di media nel resto dell’Unione Europea e il dato superiore al 12% registrato dall’Italia.
Ma perché c’è questa differenza in termini di letalità del virus? ‘Agi’ ha provato a far chiarezza fornendo tre motivi: innanzitutto, la differenza del “caso tedesco” è parzialmente spiegabile dal fatto che l’età media dei contagiati “comprovati” (sottoposti a tampone) è più alta in Italia che in Germania (63 anni contro 45), come reso noto dal demografo tedesco Andreas Backhaus.
In Germania, poi, la percentuale delle persone adulte che vivono con i genitori è la metà di quelli che rimangono in famiglia in Italia. Figli e nipoti, poco sintomatici o asintomatici, possono contagiare genitori e nonni.
La terza possibile spiegazione riguarda i tamponi: come spiegato dal coordinatore per l’emergenza dell’Oms Michael Ryan, in Germania “c’è una strategia nel realizzare i test sul Covid-19 molto aggressiva”. Così facendo, lì si individuano prima le persone asintomatiche oppure con sintomi lievi e, pertanto, la diffusione presso i soggetti a rischio diverrebbe più contenuta.
Il virologo Christian Drosten ha spiegato: “Il motivo per cui abbiamo una casistica così bassa è ampiamente spiegabile: facciamo moltissima diagnostica di laboratorio”.