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Coronavirus: contagi in aumento in Cina, falso allarme a Napoli

Le analisi sul 28enne cinese in viaggio di nozze a Napoli sono risultate negative, dal ministero della Salute arriva l'annuncio sugli altri casi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono state ore di preoccupazione all’ospedale Cotugno di Napoli dove un uomo cinese era stato ricoverato per una sospetta infezione da coronavirus. Come sottolineato da Ansa le analisi, realizzate dall’Istituto Spallanzani di Roma che aveva fatto scattare le procedure di controllo, hanno confermato il falso allarme nella città campana.

Il sospetto caso di coronavirus riguardava un uomo cinese di 28 anni, che era i viaggio di nozze in città. L’uomo è arrivato nove giorni fa dalla provincia di Ubei, la cui capitale è Wuhan, la città dove è esplosa l’epidemia. Il 28enne era in viaggio di nozze a Napoli e ha accusato alcuni sintomi assimilabili al coronavirus tra cui febbre e polmonite.

L’uomo è stato portato all’ospedale Pellegrini e poi subito ricoverato all’ospedale Cotugno, specializzato in malattie infettive, dove è stato sottoposto al tampone test per capire se si trattasse di coronavirus. Le analisi, realizzate a scopo cautelativo, hanno escluso il virus. Il giovane cinese è attualmente in isolamento al Cotugno dove è stata ricoverata, solo a scopo precauzionale, anche sua moglie.

Dal ministero della Salute, attraverso una nota, hanno fatto sapere che al momento tutti i casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati negativi ai test per il coronavirus 2019-nCoV.

Corovanirus, come sta lo studente di Pavia

Preoccupazione anche a Pavia dove a uno studente cinese, proveniente da una zona vicino a Wuhan è stato consigliato di non seguire i corsi all’Università di Pavia per due settimane. Il suo tutor, considerato l’area della Cina da cui proviene, lo ha accompagnato al Policlinico San Matteo per un controllo, ma tutti gli esami sono risultati negativi.

“In Italia il virus non è stato a oggi riscontrato. Noi ci siamo comportati con buon senso, proponendo un esame allo studente, per il suo bene, e un periodo a distanza nell’interesse di tutta la comunità. Continueremo a operare con grande attenzione, in accordo con le autorità sanitarie, ma senza inutili allarmismi”. Con queste parole Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, ha spiegato oggi la decisione dell’Ateneo di invitare lo studente a non seguire il corso di italiano a cui è iscritto.

Nel periodo di “quarantena” forzata l’Ateneo ha fatto sapere che allo studente verrà comunque fornito tutto il materiale necessario per poter restare aggiornato sul corso.

Coronavirus, l’annuncio dell’Ue

Oggi ci sono “circa 600 cittadini europei in Cina che vorrebbero lasciare la Cina” a causa dell’epidemia di coronavirus. Lo ha comunicato il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Al momento però solo la Francia ha chiesto assistenza per il rimpatrio. Tuttavia, 14 Paesi hanno comunicato di avere cittadini in Cina da rimpatriare, fra cui l’Italia. Il Meccanismo europeo di protezione civile “può coprire fino al 75% dei costi di trasporto”, ha precisato Lenarcic.

Oltre all’Italia, i Paesi che hanno comunicato alla Commissione europea di avere cittadini sul territorio cinese che desiderano essere rimpatriati sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Regno Unito.

“Non abbiamo ancora ricevuto un riscontro completo da tutti gli Stati membri”, ha specificato Lenarcic. La Commissione europea “consiglierà a tutti i membri dello staff Ue di sospendere o rimandare tutti i viaggi non necessari verso la Cina“, ha detto il commissario europeo, sottolineando anche che “finora nostra cooperazione con la Cina è stata buona”.

Coronavirus, contagi in aumento in Cina

La Cctv, tv di stato cinese, attraverso il proprio account Weibo ha fatto sapere che il numero di contagi in Cina del coronavirus di Wuhan è salito a 6.078 casi alle 18:00 locali, le 11:00 in Italia.

Le morti restano ferme a quota 132, così come comunicato in mattinata dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese che aveva parlato di 5.974 contagi, già più di quelli del 2002-03 per la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), fermatisi a quota 5.327 nelle statistiche dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Coronavirus: i consigli ai viaggiatori diretti in Cina e Oriente Fonte foto: Ansa
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