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Clochard trovato morto a Milano in un deposito vicino ai binari della ferrovia: l'ipotesi del malore nel sonno

L'uomo aveva 75 anni e secondo quando ricostruito viveva per strada già da tempo. Il deposito dove è morto sarebbe stato il suo rifugio per la notte

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Trovato morto a pochi passi dai binari della stazione ferroviaria. Arriva da Milano l’ennesimo caso di una persona senza dimora che ha perso la vita senza nessuno accanto. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 febbraio, infatti, un uomo di 76 anni è stato trovato morto in un deposito. Lì, molto probabilmente, aveva trovato un rifugio dove trascorrere la notte. Sulla vicenda indagano i carabinieri, ma l’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una morte naturale, probabilmente dovuta a un malore.

Il ritrovamento del corpo in un deposito abbandonato

Stando a quanto riportato dal ‘Corriere della sera‘, la segnalazione del ritrovamento è partita poco dopo le 5 di mattina di domenica 25 febbraio.

Ad allertare il 188 sarebbe stato un dipendente di Trenord. Sarebbe stato lui, infatti, a individuare il corpo senza vita di un uomo in via Giovanni Calvino, in un deposito ferroviario abbandonato.

Via Giovanni Calvino, MIlanoFonte foto: Tuttocittà.it
Via Giovanni Calvino, a Milano, dove è stato ritrovato morto il 76enne

La vittima, si apprende, è un uomo di 75 anni. Si tratta, secondo il Corriere, di una persona che viveva in strada da tempo. È verosimile, quindi, che il deposito dove è stato ritrovato morto fosse il suo rifugio per la notte.

L’ipotesi: un malore mentre dormiva

Come accennato, l’allarme è scattato perché un dipendente di Trenord avrebbe visto il corpo del 75enne. L’arrivo dei soccorritori del 188, tuttavia, non è servito a scongiurare il peggio.

L’uomo, infatti, era già privo di vita quando sono intervenuti i soccorritori. Sul posto sono intervenuti anche il medico legale, che ha accertato il decesso dell’uomo, e i carabinieri a cui sono state affidate le indagini.

L’ipotesi più probabile è che il 75enne sia morto per cause naturali, probabilmente per un malore che lo ha colto mentre dormiva nel suo rifugio notturno.

I primi accertamenti sul cadavere, infatti, non hanno riscontrato la presenza di segni di violenza.

Una “strage invisibile”: nel 2023 morte 415 persone senza dimora

Ogni anno la Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (Fio.Psd) monitora i decessi delle persone senza dimora in Italia. Cerca di ricostruirne la storia, di identificare le vittime e rintracciare le cause della loro morte.

Solo nel 2023 in Italia hanno perso la vita ben 415 persone senza dimora: 16 in più rispetto al 2022. Le morti in strada interessano soprattutto uomini (93%), persone di nazionalità straniera (58%), con un’età media di 47,3 anni.

Lo riporta l’ultimo report elaborato dalla Fio.Psd. La Federazione parla di una “strage invisibile” che “si alimenta mese dopo mese durante tutto l’anno”, non solo in inverno.

“Il fenomeno della grave marginalità adulta è tipico soprattutto delle grandi città, ma è altrettanto vero che in Italia tale fenomeno si sta facendo sempre più esteso e capillare arrivando a interessare anche i centri urbani di medie dimensioni o più periferici dal momento che sono 215 i Comuni italiani in cui è stato registrato almeno un decesso“, si legge nel report della Fio.Psd.

clochard-morto-milano Fonte foto: istockphoto
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