Chi era Roberto Bagnato, il benefattore "Angelo di Milano": il ricordo di Gramellini e la mail dopo la morte
Milano dice addio a Roberto Bagnato, anonimo benefattore soprannominato "Angelo invisibile": ecco chi era e il ricordo di Massimo Gramellini
Milano dice addio al suo Angelo invisibile: Roberto Bagnato ha perso la sua battaglia contro un raro tumore. Lo ricorda Gramellini, con il quale si era instaurata, da circa due anni, una fitta corrispondenza. Il benefattore, dal 2012, ha aiutato senzatetto e bisognosi in totale anonimato. La sua vera identità è stata resa nota, per sua volontà, solamente dopo la sua recente scomparsa.
- Addio a Roberto Bagnato, chi era l’anonimo benefattore di Milano
- Il ricordo di Gramellini
- Le opere del benefattore anonimo
Addio a Roberto Bagnato, chi era l’anonimo benefattore di Milano
L'”Angelo invisibile di Milano” è scomparso. Il Corriere ha finalmente svelato il nome dell’anonimo benefattore, sempre al fianco dei bisognosi.
Si chiamava Roberto Bagnato, era nato nel 1958 ed era un esperto di finanza.
Di professione, Bagnato era un funzionario di banca. Ma, dal 2012, era anche impegnato a fornire aiuti concreti ai bisognosi.
Tra coloro che hanno ricordato il benefattore scomparso, anche Massimo Gramellini
Bagnato è scomparso il 9 gennaio 2025 a causa di una lunga malattia. Ha perso la sua lotta contro un raro tumore, resistente alle cure.
L’Angelo invisibile di Milano ha lasciato una compagna e tre figli.
Il ricordo di Gramellini
Tra coloro che hanno ricordato l’Angelo di Milano dopo la sua scomparsa, anche lo scrittore e giornalista Massimo Gramellini.
In un pezzo pubblicato sul Corriere, Gramellini ha ripercorso i due anni di corrispondenza con Roberto Bagnato.
Il benefattore ha inviato un’email al giornalista, consegnata postuma secondo le sue volontà.
Bagnato ha richiesto alla testata di ricordarlo e, finalmente, di svelare il suo nome in chiaro.
Gramellini ha poi colto l’occasione per ricordare alcune delle opere dell’ormai non più anonimo benefattore recentemente scomparso. Tra le attività di aiuto ricordate dal giornalista, l’impresa che ha permesso a due giovani di trovare casa dopo lo sfratto. Inoltre, l’Angelo di Milano si sarebbe presentato alla coppia sotto mentite spoglie, per aiutarli nel trasloco.
Le opere del benefattore anonimo
La storia dell’Angelo di Milano ha avuto inizio il 29 giugno 2012: fu quella la data in cui Il Corriere, per la prima volta, parlò di Roberto Bagnato.
Il benefattore ha aiutato un uomo che aveva perso tutto e che, da due anni, viveva nella sua auto, pagando per lui affitto e spese e consentendogli così di trovare una sistemazione dignitosa.
A Bagnato si deve anche la creazione della Fondazione Condividere, creata per la gestione delle numerose richieste d’aiuto che gli pervenivano.