Celentano ne ha per tutti: il capitone Salvini, sardine e Cucchi
Anche immigrazione, Rai e tanto altro nel penultimo appuntamento con Adrian su Canale 5
Penultimo appuntamento con Adrian, con il molleggiato, con le sue invettive, a volte sentenze che anche ieri non hanno risparmiato nessuno. Lo spettacolo di Adriano Celentano, traino dell’oramai flop del decennio, il suo fumetto, al di là degli ascolti, consegna il solito sequel di polemiche sulle parole del ragazzo della via Gluck.
Tanti momenti emozionanti, anche commoventi, vissuti in prima serata su Canale 5. La voce sempre inarrivabile di Celentano che canta i suoi greatest hits e quel duetto denso di intensità con Morgan che ha ricordato il padre suicida quando lui era ancora piccolo. “Pensavo che tu fossi un sogno – ha detto l’ex leader dei Bluevertigo – invece io posso toccarti quindi tu sei esistente, anche se sei un sogno” paragonando il molleggiato a Pasolini, Moravia e Ungaretti.
Ma Adrian non è stato solo questo, ovviamente. Celentano ha voluto dire la sua sugli argomenti caldi della politica e non solo. Nel momento-intervista con i tele-giornalisti Francesca Fialdini, Chiara Geroni e Luca Somma, Adriano è stato sollecitato, in una lunga metafora sul mare, sul movimento delle sardine: “Mi piacciono le sardine perché vanno controcorrente…” ed invece con chiaro riferimento a Salvini: “Il Capitano… ehm volevo dire il Capitone… avrebbe potuto piacermi all’inizio quando la gente aveva paura, perché la gente ha paura, però poi dopo c’è stata qualche…” ed arriva il classico silenzio alla Celentano che è dire tutto e niente allo stesso tempo.
Celentano si è sbilanciato anche sul tema dell’immigrazione prendendo anche qui una posizione anti-Salviniana: “A Lampedusa bisogna usare i cannocchiali per guardare lontano e se si vedono persone in mezzo al mare bisogna andare a prenderli, non si può lasciare delle gente che ha già sofferto su una barca in mezzo al mare…”
Adriano ne ha anche per Rai ma la sua stoccata resta politica: “Fino a quando in tv, ci saranno i politici a comandare, la tv si smonterà da sola. Se, alla Rai, ci fossero persone normali invece dei politici, non ci sarebbero i baratti”.
E poi un manifesto di solidarietà per Ilaria Cucchi: “Quelli che ti augurano la morte, o minacciano di morte la sorella di Stefano Cucchi, non si rendono conto di quello che fanno. Come fate a non capire che siete voi a vendere la vostra vita e non quella di Ilaria, lei è salva, perché il vero nemico non è lei ma l’odio che vi sta divorando. Dovreste scriverle una lettera d’amore”. E parte a cantare uno dei suoi successi “L’emozione non ha voce”.
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