Autostrade, come funziona il servizio cashback targa: rimborso per i ritardi a causa dei cantieri
Quali sono i requisiti per ottenere il rimborso: numero di minuti di ritardo e chilometri massimi di tratta percorsa. Cosa sapere
Dal giorno 1 maggio 2022 sarà attivo il nuovo servizio “cashback con targa”, grazie al quale gli automobilisti potranno risparmiare con più di 10 minuti di ritardo a causa di lavori lungo il tratto autostradale.
Si tratta di un servizio rivoluzionario perché davvero facile da fruire, addirittura non sarà necessario presentare lo scontrino (almeno in assenza di anomalie). Ecco come funziona.
Cashback con targa, i requisiti per accedere al rimborso: ritardo minimo e tratta massima percorsa
Sviluppato da Free To X, la start-up del gruppo Autostrade per l’Italia, cashback con targa è valido sulla rete gestita da Aspi. Il rimborso scatterà a partire da 10 minuti di ritardo causati dalla presenza, lungo la tratta, di cantieri e per viaggi al di sotto dei 100 chilometri.
I requisiti per ottenere il rimborso passano quindi dai precedenti 15 minuti agli attuali 10.
Cashback con targa, come ottenerlo: bisognerà registrarsi alla app Free To X e inserire la targa del viecolo
“Il servizio rende più semplice e automatico il rimborso anche per gli utenti che pagano il pedaggio con carte o contanti, come già avviene per i clienti dotati di sistemi di telepedaggio” spiega Autostrade per l’Italia.
Bisognerà registrarsi sulla app Free To X, inserendo i propri dati personali e la targa del veicolo – che verrà verificata attraverso la banca dati della Motorizzazione Civile – per ricevere in automatico i rimborsi maturati a causa di ritardi dovuti a cantieri di manutenzione e ammodernamento sulla rete autostradale. “Una volta registrati, la app notificherà i rimborsi a cui si ha diritto e quindi non sarà necessario fare alcuna richiesta ulteriore”.
Cashback con targa, lo scontrino non è necessario: perché Aspi tuttavia suggerisce di tenerlo con sé
“Grazie al riconoscimento della targa – continua Aspi – la ricevuta del viaggio (il cosiddetto scontrino) non sarà più necessaria per i viaggi sulla rete di Aspi, anche se è consigliabile comunque il suo ritiro al casello: conservarla come back-up potrà infatti essere utile nel caso di eventuale anomalia nella lettura della targa o, soprattutto, nel caso in cui il viaggio si svolga solo parzialmente sulla rete di Aspi, coinvolgendo cioè altre società concessionarie autostradali diverse da Autostrade perl’Italia, sulle cui reti il cashback non è attivo”.