Matteo Salvini assolto nel processo Open Arms, il fatto "non sussiste": la decisione dei giudici
Nella sentenza sul processo Open Arms, il tribunale di Palermo ha assolto il segretario della Lega Matteo Salvini perché il fatto "non sussiste"
Matteo Salvini è stato assolto dal tribunale di Palermo dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nel processo Open Arms, perché “il fatto non sussiste”. La sentenza è arrivata dopo otto ore di camera di consiglio dei giudici della seconda sezione penale presieduta da Roberto Murgia.
Il commento di Giulia Bongiorno
“È stata una sentenza per cui il fatto non sussiste, una sentenza di assoluzione piena” ha commentato il legale difensore di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno.
“Il ministro si è difeso all’interno delle istituzioni, è stato sempre presente. Voglio chiarire in maniera confutabile che non si tratta di un’assoluzione con qualche ma, qualche se o con qualche però – ha dichiarato l’avvocato – C’era chi parlava di una sentenza megagalattica, di uno sfregio, di una sentenza con qualche derubricazione. No, una sentenza con una grandissima assoluzione“.
L’ingresso di Matteo Salvini nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo
Le parole di Matteo Salvini
“Sono felice” sono state le prime parole di Matteo Salvini in seguito alla sentenza.
“Dopo tre anni ha vinto il buon senso, la Lega e l’italia – ha affermato – Ha vinto il concetto che difendere confini e patria, contrastare scafisti e ong straniere, proteggere i nostri figli, non è reato, ma diritto. Ci abbiamo messo un po’, ma ci siamo riusciti“.
“Chi usa i migranti per fare politica oggi ha perso – ha aggiunto Salvini – Oggi è una bellissima giornata per l’Italia. Torno a lavorare con fiducia e grinta, abbiamo rischiato ma oggi il tribunale ha detto che abbiamo fatto il nostro lavoro”.
Il processo
Il vicepremier e ministro dei Trasporti era imputato nel processo sulla vicenda della nave della ong spagnola Open Arms, con l’accusa di aver impedito illegittimamente all’equipaggio dell’imbarcazione catalana di far sbarcare a Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare, ad agosto del 2019, epoca in cui ricopriva la carica di ministro dell’Interno.
Per Matteo Salvini la procura di Palermo aveva chiesto una pena a sei anni di carcere, contestando i reati di rifiuto di atti d’ufficio e di sequestro di persona, dato che i migranti erano stati costretti a rimanere a bordo dell’imbarcazione della ong per 19 giorni.
Il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, presente in aula, ha commentato di valutare il ricorso in appello: “Il dispiacere è soprattutto per le persone che, come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà. Aspettiamo le motivazioni dei giudici, per valutare se appellare la sentenza come speriamo anche la Procura della Repubblica”.
Le reazioni
Sulla sentenza è non si è fatta attendere la reazione della premier Giorgia Meloni, che ha espresso “grande soddisfazione” per “un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli”.
Felicitazioni arrivate anche dall’estero, con il premier dell’Ungheria, Viktor Orban, tra i primi ad esultare: “La giustizia ha prevalso! Bravo Matteo Salvini! Un’altra vittoria per i Patrioti”.
Dello stesso tenore le parole di un’altra alleata del leader della Lega, Marine Le Pen, che si è detta “molto sollevata nell’apprendere: “Ha dovuto sopportare mesi di procedimenti giudiziari semplicemente per sostenere la volontà democratica del popolo italiano!” ha scritto la leader del Rassemblement National sul suo profilo X.