Aurora morta a 13 anni a Piacenza cadendo dal tetto, fermato il fidanzato dopo le accuse della famiglia
I carabinieri di Piacenza hanno arrestato il fidanzato di Aurora, la 13enne precipitata dall'ottavo piano del palazzo in cui viveva
Fermato il fidanzato di Aurora: la misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Piacenza su mandato della Procura della Repubblica nel contesto delle indagini sulla morte della 13enne, precipitata da un palazzo il 25 ottobre. L’arresto ha avuto luogo nel pomeriggio di lunedì 28 ottobre.
Fermato il fidanzato di Aurora
Come ricorda Ansa, il nome del fidanzato di Aurora era già iscritto nel registro degli indagati. Nel pomeriggio di lunedì 28 ottobre il 15enne è stato arrestato dai carabinieri di Piacenza. Il reato contestato è l’omicidio volontario.
Nello stesso pomeriggio a Pavia è stata eseguita l’autopsia sul corpo della piccola Aurora. All’esame erano presenti l’avvocata Rita Nanetti in sostituzione del difensore Ettore Maini per il fidanzato, e l’avvocata Stefania Sacchetti in sostituzione della legale della famiglia di Aurora Lorenza Dordoni.
Aurora, 13 anni, è morta dopo essere precipitata dall’ottavo piano del condominio di via 4 novembre dove viveva con la famiglia, a Piacenza. I carabinieri hanno arrestato il fidanzato 15enne, già indagato a piede libero per omicidio volontario
Secondo le indagini, il 15enne si trovava in casa di Aurora nel momento in cui la 13enne è precipitata dal palazzo con un volo di 10 metri, che l’ha uccisa. Agli inquirenti, infatti, aveva raccontato che in quel momento si trovava insieme alla giovane sul balcone, poi Aurora sarebbe precipitata da sola.
L’allarme era stato dato dallo stesso 15enne ai vicini, i quali avevano subito provveduto a chiamare il 118. Eppure la famiglia della ragazzina aveva da subito puntato il dito contro il ragazzo, segnalando i suoi comportamenti violenti.
Le accuse della famiglia
Appresa la notizia delle indagini a piede libero, il 15enne era stato descritto come “sotto choc” da parte della sua famiglia in un’intervista al quotidiano locale Libertà. La famiglia della vittima, però, sin dall’inizio ha dimostrato di essere di tutt’altro parere.
In primo luogo la sorella di Aurora, sui social, a più riprese ha apostrofato il 15enne come “reietto” dal quale la 13enne avrebbe tentato più volte di liberarsi, invano. “Era ossessionato da lei”, ha scritto sul suo profilo la sorella della vittima.
La famiglia di Aurora, inoltre, ha fatto sapere che pochi giorni prima della sua morte la loro figlia si era rivolta ai servizi sociali per segnalare i comportamenti ossessivi del 15enne. La sorella di Aurora, ancora, sui social ha parlato dei comportamenti ossessivi del giovane, della sua gelosia e ha descritto l’episodio come l’ennesimo femminicidio.
Morta a 13 anni a Piacenza
La tragedia si è consumata venerdì 25 ottobre. Aurora, 13 anni, si trovava sul balcone del palazzo in cui viveva con la sua famiglia in via IV novembre insieme al fidanzato, 15 anni. Improvvisamente la giovane è caduta dall’ottavo piano precipitando sul cortile condominiale.
Il fidanzato aveva raccontato agli inquirenti che quello di Aurora era stato un gesto volontario, ma la famiglia della vittima si era subito posta in prima linea per sostenere la tesi dell’omicidio.
Secondo le ultime dichiarazioni dell’avvocata Lorenza Dondoni rilasciate per il Tgr Emilia-Romagna, la famiglia di Aurora sarebbe pronta a presentare un faldone contenente le testimonianze di amici e conoscenti della 13enne, ma anche le chat della loro figlia e certificati medici.