Confessione di Chiara Petrolini sui neonati sepolti a Parma: "Uno è nato vivo, poi il cuore non batteva più"
Chiara Petrolini, la madre dei neonati sepolti a Parma, si sarebbe lasciata andare ad una sconcertante confessione: le parole della donna
Nuovi dettagli emergono sul caso dei neonati morti a Parma. Secondo quanto riportato da Settimanale Giallo, Chiara Petrolini, la madre dei piccoli, si sarebbe lasciata andare involontariamente a una sconcertante confessione.
- Neonati sepolti a Parma, la confessione sul secondo bambino
- Le parole di Chiara Petrolini
- Le condizioni del primo bambino
Neonati sepolti a Parma, la confessione sul secondo bambino
Stando a una notizia esclusiva riportata su Settimanale Giallo, Chiara Petrolini avrebbe confessato, probabilmente in maniera involontaria, che il secondo bambino è nato vivo.
La 22enne, che ha seppellito i due gemelli appena partoriti in un giardino in provincia di Parma, a Traversetolo, ha presentato una richiesta di scarcerazione.
Fonte foto: ANSA
Chiara Petrolini al Tribunale di Parma per l’interrogatorio di garanzia lo scorso 26 settembre
Ed è proprio all’interno di tale richiesta che i magistrati hanno riportato i dettagli sulla confessione, apparentemente involontaria, della donna.
Le parole di Chiara Petrolini
Chiara Petrolini avrebbe dunque ammesso che, inizialmente, si era resa conto che il secondo bambino era vivo.
La donna avrebbe inizialmente percepito il battito del suo cuore.
Ha poi confessato che “non gli batteva più il cuore” confermando nuovamente, di fatto, che al momento della nascita il piccolo era vivo.
Le condizioni del primo bambino
La Petrolini avrebbe anche fornito alcuni dettagli in merito al primo dei due neonati sepolti a Parma. Nella sua confessione, avrebbe dichiarato di aver provato a scuoterlo “per vedere se respirava”.
Nonostante questo tentativo, la 22enne afferma che il neonato era già morto. Da lì, la decisione di seppellirlo di nascosto nel suo giardino.
“La buca l’ho fatta io con le mie mani” ha aggiunto Chiara Petrolini.
Non sarà possibile, purtroppo, sapere se la donna abbia raccontato o meno la verità. I resti del bambino sono infatti ridotti alle minuscole ossa che ne compongono lo scheletro.
Tuttavia, sul secondo neonato non ci sono più dubbi: il piccolo era nato vivo.
Secondo quanto dichiarato dagli esperti ai quali è stata affidata la perizia medico legale, infatti, il neonato è anche riuscito a respirare.
La perizia ha permesso infatti di evidenziare tracce di aria all’interno dei polmoni. Un chiaro segno della vitalità del bambino.
