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Astronauti bloccati nello spazio tornati sulla Terra, le conseguenze per Williams e Wilmore dopo 9 mesi

Dovranno sottoporsi a un lungo programma di recupero fisico Suni Williams e Butch Wilmore, i due astronauti bloccati nello spazio per 9 mesi

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Sono tornati sulla Terra Williams e Wilmore, gli astronauti bloccati nello spazio per 9 mesi. La loro missione sulla Stazione Spaziale Internazionale doveva durare poco più di una settimana, ma si è protratta per 286 giorni a causa di problemi tecnici con la capsula Staliner della Boeing. Una permanenza così lunga nel vuoto spaziale non è priva di conseguenze per l’organismo umano.

Williams e Wilmore tornati sulla Terra

La 59enne Suni Williams e il 62enne Butch Wilmore erano già stati nello spazio altre volte. Con loro sono rientrati anche Nick Hague della Nasa e il cosmonata Aleksandr Gorbunov dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, partiti per la missione di salvataggio.

Gli astronauti sono rientrati sulla Terra con la navetta Crew Dragon di SpaceX di Elon Musk, ammarata nel Golfo del Messico al largo di Tallahassee, in Florida, dopo una discesa di 17 ore.

astronauti bloccati spazioFonte foto: IPA

18 marzo 2025 – La discesa della navicella spaziale SpaceX Dragon 

Gli effetti dello spazio sul corpo umano

I due astronauti dovranno ora essere sottoposti a una serie di approfonditi esami clinici e dovranno alternare riposo ad esercizi di recupero.

La permanenza di lungo periodo in microgravità, infatti, comporta pesanti conseguenze sulla salute umana.

È ormai noto come in assenza di gravità per periodi prolungati il corpo umano reagisca perdendo fino al 30% della sua massa muscolare.

Ma anche le ossa subiscono un indebolimento progressivo, perdendo fino al 10% della loro densità.

Gli astronauti sono abituati a effettuare programmi giornalieri di allenamento, che però non sono sufficienti a controbilanciare del tutto gli effetti della microgravità. La riabilitazione per il recupero di forza e densità ossea può durare anni.

Ci sono poi i danni alla vista, a causa del cambiamento nella pressione intracranica e per l’esposizione ai raggi cosmici, e i cambiamenti nella plasticità del cervello relativamente alle aree deputate a movimento e coordinazione.

Invecchiamento precoce nello spazio

I raggi cosmici danneggiano poi i telomeri, porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma. Durante il volo spaziale i telomeri si allungano, ma al ritorno sulla Terra si contraggono rapidamente. Si ipotizza che tale fenomeno possa essere correlato a invecchiamento precoce.

Le donne sembrano reagire meglio al fenomeno: si ritiene che, per via della gravidanza, il corpo femminile sia meglio “attrezzato” per gestire grandi cambiamenti fisiologici.

astronauti bloccati spazio Fonte foto: IPA
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