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Appuntamento a Peschiera del Garda per il 2 giugno: su TikTok spunta il piano B, lo scontro con Matteo Salvini

Il 2 giugno 2022 a Peschiera del Garda oltre 2 mila ragazzi si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa: Matteo Salvini teme il bis

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Il 2 giugno 2022 5 ragazze minorenni hanno denunciato di essere state molestate a bordo di un treno dopo aver trascorso una giornata a Gardaland. Ad aggredirle alcuni dei circa 2 mila ragazzi radunatisi, tramite un evento promosso sui social, sul lungolago tra Peschiera del Garda e Castelnuovo. Evento degenerato, con l’intervento della polizia in assetto antisommossa e un’inchiesta aperta per rissa aggravata e danneggiamenti. A un anno di distanza, sempre tramite i social, diversi utenti hanno ‘sfidato’ Matteo Salvini, parlando di “piano B” e invitandolo al prossimo raduno: il ministro, da giorni, sottolinea di essere in prima linea per evitare quando successo nel 2022. La polizia ferroviaria, in primis, ha già alzato il livello di allerta.

Cosa è successo nel 2022 a Peschiera del Garda

Un evento lanciato sui social, seguito da circa 2 mila ragazzini italiani di seconda generazione, il 2 giugno 2022 ha causato disordini e gravi danni alla sponda sia lombarda sia veronese del lago.

Ne uscì un gigantesco rave party al grido ‘Comanda l’Africa‘, che finì in risse e violenze.

A farne le spese furono 5 ragazze minorenni, importunate sul treno per Milano dopo una giornata trascorsa a Gardaland.

Proprio nei giorni scorsi il fascicolo relativo a quell’episodio è stato archiviato perché non è stato possibile individuare gli autori delle molestie.

Le vittime avevano raccontato le frasi degli aggressori rivolte a loro: “Ci toccavano senza lasciarci scampo, ci urlavano ‘qui non vogliamo italiani’“.

Nonostante le misure di sicurezza annunciate dalle Prefetture, resta alta la preoccupazione per quello che potrà accadere a Peschiera o in qualche comune gardesano limitrofo anche nel 2023.

Peschiera del Garda blindata: il rischio del bis il 2 giugno 2023

Dopo gli appelli a una nuova “adunata”, partiti da un paio di settimane sui social (in particolare su TikTok), il prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna, ha predisposto un piano sicurezza.

Oltre all’identificazione dei gruppi di giovani, sono state predisposte tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza dei convogli ferroviari, sia richiedendo alle aziende del trasporto di garantire un adeguato e funzionante sistema di videosorveglianza in stazione e a bordo dei treni sia imponendo a tutti i viaggiatori il regolare pagamento del biglietto.

La stazione di Peschiera del Garda sarà blindata da un imponente schieramento di forze dell’ordine, pronte a intervenire in caso di tafferugli sulle spiagge.

Ultras del Verona pronti a “difendere” Peschiera del Garda

Che la situazione possa deflagrare è il timore di moltissime persone.

Anche perché, oltre alle schermaglie tra alcuni giovani utenti social e Salvini, c’è il fronte aperto dagli ultras del Verona: “400-500 italiani, quelli giusti. Difendiamo casa nostra” si legge in un post apparso in rete, seguito da oltre 50 commenti espliciti, da “Presente” a “Dai, che ci divertiamo”.

Nei vari messaggi si sottolinea il fatto che il raduno dovrebbe vedere protagonisti giovani figli di immigrati nordafricani.

Lo sfottò a Matteo Salvini

Da alcuni giorni, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, viene sfidato da alcuni giovani utenti su TikTok: “Salvini, sei invitato anche tu a Peschiera il 2 giugno… ministro ti aspettiamo…“.

E ancora: “Matteo, venerdì ti consigliamo di non venire è meglio…“.

Se Peschiera dovesse essere inavvicinabile, tra gli stessi utenti circola la possibilità dell’esistenza di un non meglio precisato piano B per aggirare le strettissime maglie delle forze dell’ordine.

Come ha replicato Salvini? Rilanciando uno dei video che lo tirano in ballo e scrivendo “Altro che provocazioni e ‘piani B’, la festa del 2 giugno è e deve rimanere una giornata di festa, di gioia, orgoglio e sorrisi. Proprio per questo, la polizia ferroviaria e le altre forze dell’ordine hanno fatto sapere di essere al lavoro da giorni per evitare incidenti, pericoli e problemi: in primo piano “la messa in sicurezza dei convogli, compreso il regolare pagamento del biglietto, e controlli nelle stazioni limitrofe da cui partono treni diretti a Peschiera, come Milano, Verona, Brescia e Rovigo”.

salvini-peschiera-del-garda Fonte foto: ANSA
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