Acqua contaminata e rischio malattie infettive in Emilia Romagna: cosa fare immediatamente secondo Bassetti
L'alluvione in Emilia Romagna ha generato un alto rischio sanitario secondo Matteo Bassetti, che sottolinea la necessità di evacuare le zone colpite
Rischio elevato di malattie infettive in Emilia Romagna, a fronte di una situazione critica generata dall’alluvione che ha colpito la regione. A dichiararlo è l’infettivologo Matteo Bassetti, che è tornato a parlare delle criticità sanitarie sostenendo che purtroppo, al momento, sarebbe necessaria un’evacuazione di massa della popolazione delle zone interessate dal disastro naturale.
- Per Bassetti il problema sanitario è sottovalutato
- La popolazione va evacuata
- Cosa rischiano i volontari
- Vaccini consigliati e precauzioni
Per Bassetti il problema sanitario è sottovalutato
Ascoltato da Adnkronos, il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha affermato che, a suo avviso, i pericoli sanitari legati all’alluvione sono stati sottostimati.
“C’è stata una complessiva sottovalutazione del rischio sanitario” ha affermato Bassetti, ricordando che già una settimana fa aveva lanciato l’allarme riguardo alla commistione tra acque reflue, fognature, carcasse di animali morti e acqua piovana.
Per Matteo Bassetti il rischio di infezioni in Emilia Romagna è alto, anche se si indossano stivali e guanti
La popolazione va evacuata
Secondo l’esperto, si è verificata in Emilia Romagna una pericolosa contaminazione fra l’acqua delle fogne con il resto, una situazione che minaccia di aumentare il rischio di infezioni e contrarre numerose patologie, come chiarito anche nel corso di una recente intervista ad Agorà.
“Dal punto di visto medico, credo che si dovessero evacuare i residenti di alcune zone, come accade con un terremoto” ha chiarito Matteo Bassetti. Una posizione, quella dell’infettivologo, che viene corroborata dalla segnalazione primi ricoveri ospedalieri per gastroenteriti, con la previsione di un ulteriore aumento dei casi.
Cosa rischiano i volontari
Di fronte ad un quadro così problematico, Matteo Bassetti ha invitato le persone alla massima cautela, in particolare chi si sta adoperando come volontario per spalare il fango in questi giorni di grande dolore e grande solidarietà.
“Diventa fondamentale evitare qualsiasi contatto con l’acqua, anche se indossiamo stivali o guanti, in quanto è altamente contaminata” ha specificato Bassetti. “Non siamo ancora di fronte a un’emergenza, ma c’è il rischio che si sviluppino focolai di infezione.”
Vaccini consigliati e precauzioni
Bassetti ha sottolineato, inoltre, che alcune malattie infettive non sono prevenibili tramite vaccino. È consigliabile effettuare richiami per il tetano e l’epatite A, nonché considerare la possibilità di fare la dose anti tifo.
Tuttavia, ha chiarito Bassetti, esistono altre malattie infettive che si trasmettono attraverso la via oro-fecale e su cui non si può fare molto. Alcuni esempi sono l’Escherichia Coli e la Shigellosi, oltre alle malattie trasmesse dagli animali, come la leptospirosi e la giardiasi, che richiedono particolare attenzione.