Willy Monteiro, Marco Bianchi a processo per un altro pestaggio
Per i fratelli Bianchi altri episodi prima dell'omicidio di Willy Monteiro a Colleferro. Al via il processo per il pestaggio di un bengalese
Giovedì prossimo Marco Bianchi, uno dei due fratelli indagati per l’omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origini capoverdiane morto a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre, si dovrà presentare in aula al tribunale di Velletri per la prima udienza di un processo che lo vede imputato per lesioni gravi. Per un altro pestaggio risalente al 2018, compiuto ai danni di un ragazzo bengalese.
La prima convocazione era stata fissata al 26 giugno ma rimandata causa Covid. Detenuto a Rebibbia, Bianchi molto probabilmente rinuncerà a presenziare al processo.
Stando a quanto riporta Il Messaggero, il primo maggio 2018 Bianchi, insieme con altre due persone, avrebbe picchiato un ragazzo del Bangladesh per futili motivi. Con lui quella volta non c’era il fratello Gabriele, e nemmeno Francesco Pincarelli e a Mario Belleggia, gli altri due indagati per l’omicidio di Willy Monteiro.
Bianchi è accusato di lesioni gravi: un reato che è ipotizzabile quando la prognosi dei medici superi i 20 giorni e per il quale si procede d’ufficio, cioè anche senza la denuncia della vittima.
Fratelli Bianchi, altri pestaggi prima di Willy
In tutto i fratelli Bianchi hanno pendenti altri sette fascicoli giudiziari. Il prossimo 15 gennaio inizierà il processo che vede imputato Marco Bianchi per un altro episodio di lesioni volontarie avvenuto a Velletri nel 2016.
Il 14 maggio i due fratelli si dovranno presentare in aula per un altro pestaggio avvenuto il 13 aprile del 2019. Secondo l’accusa, dopo averlo quasi investito mentre attraversava la strada, avevano pestato di botte un indiano che aveva “osato” protestare. Sono entrambi imputati per lesioni aggravate dai futili motivi.
Per un altro pestaggio risalente al gennaio 2018 entrambi i fratelli Bianchi sono stati convocati in tribunale anche il 19 maggio 2021, per lesioni personali. Inoltre Gabriele Bianchi ha già dovuto pagare un’ammenda di mille euro per una denuncia per detenzione illegale di arma impropria contestata nel 2017.