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Fratelli Bianchi, altri pestaggi prima di Willy: indagini da anni

I due fratelli Bianchi, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, avrebbero picchiato altri ragazzi: indagini su di loro da anni, ma mai puniti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Gabriele e Marco Bianchi sono attualmente in carcere con l’accusa di aver picchiato a morte Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origini capoverdiane morto a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre. Secondo quanto ricostruito dal Messaggero, sui due fratelli erano in corso diverse indagini ormai da anni. Nonostante fossero quindi noti alle forze dell’ordine, i due non sarebbero mai stati arrestati. Anzi, in passato avrebbero picchiato anche altri ragazzi, riducendoli in fin di vita.

Fratelli Bianchi, gli altri ragazzi picchiati con un tirapugni: processo rinviato per Covid

I due fratelli Bianchi sono stati chiamati a rispondere in tribunale di un pestaggio ai danni di un ragazzo di 25 anni di Lanuvio, colpito anche con un tirapugni. L’udienza è stata rinviata a causa del coronavirus, mentre la vittima, ricoverata in ospedale, se l’è cavata con un mese di prognosi.

Un altro episodio sarebbe invece avvenuto, sempre una notte d’estate, a Velletri, ancora una volta fuori da un locale. Un giovane rumeno sarebbe stato pestato a sangue, quindi trascinato in un vicoletto e lì abbandonato: ricoverato in gravissime condizioni, avrebbe riportato danni alla mandibola, fracassata, oltre a traumi cranici. Due i mesi di prognosi.

Poco tempo dopo, i due fratelli Bianchi avrebbero anche partecipato a una rissa tra italiani, romeni e albanesi davanti a una discoteca sull’Appia Sud, sempre a Velletri. Fuggiti, sarebbero stati comunque rintracciati.

Marco Bianchi e la denuncia per stupefacenti: l’ipotesi di un ruolo attivo nel traffico di droga

Secondo il Messaggero, Marco Bianchi sarebbe stato anche denunciato nel maggio 2018 per possesso di stupefacenti. C’è il sospetto che, insieme al fratello, abbia un ruolo attivo nel traffico di droga che arriva da Roma, spartito tra pusher locali e bande albanesi.

Tesi, questa, che giustificherebbe anche un tenore di vita alto a dispetto delle difficoltà di sussistenza dichiarata dal padre, Ruggero, che aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza.

'Con Willy': a Colleferro la fiaccolata per chiedere giustizia Fonte foto: Ansa
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