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Violentata su treno per Varese, parla la 22enne vittima dello stupro: "Uno mi ha bloccata, mentre l'altro..."

Fermati dai carabinieri due sospetti, si tratta di un marocchino e di un italiano di 30 e 25 anni. Il riconoscimento facciale ha dato esito positivo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ha deciso di parlare e far arrivare sulle pagine dei giornali la sua testimonianza. Si tratta della ragazza violentata sul treno venerdì 2 dicembre.

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22 anni, impiegata, si trovava su una linea Trenord che attraversa Milano e Varese. È stata vittima di due uomini che la polizia ha individuato in un italiano e in un marocchino, rispettivamente di 25 e 30 anni, predisponendo nei loro confronti un fermo, nella giornata di domenica 5 dicembre.

I due avrebbero tentato di aggredire anche una seconda giovane, anche lei di 22 anni, che aspettava un convoglio nella stazione di Venegono Inferiore. La seconda ragazza è riuscita a mettere in fuga gli assalitori urlando e chiedendo aiuto.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che quello di aggirarsi sui treni semivuoti, solitamente dopo le 20, fosse un comportamento abituale dei due uomini.

A nessuna delle due vittime sono stati sottratti beni personali, segno che l’unica intenzione degli assalitori era la violenza sessuale.

Violenza sessuale sul convoglio Trenord, parla la 22enne aggredita

“Ero seduta sul treno, tornavo a casa dopo la giornata di lavoro. Come sempre. Stavo guardando il cellulare”. Inizia così il racconto della giovane. “Quei due sono arrivati all’improvviso. Di colpo”.

“Nemmeno il tempo di sentirli, di accorgermi di niente. Uno mi ha bloccata, mi teneva ferma, non riuscivo a muovermi, mentre l’altro…”.

La ragazza ha scelto di denunciare immediatamente e di collaborare fin da senza esitazioni con gli investigatori. Ha cominciato ad agire fin da dopo la violenza contro gli stupratori, senza paura di essere rintracciata: avvisando il capotreno e la polizia della stazione di Vedano Olona.

Due giorni dopo è stata chiamata in caserma dai carabinieri di Saronno per il riconoscimento facciale, che ha dato esito positivo. Il passaggio non ha richiesto alla vittima che pochi secondi, uno sguardo le è bastato per sapere che i carabinieri avevano fermato le persone giuste.

A confermare i sospetti delle forze dell’ordine, che hanno esaminato le registrazioni delle telecamere della stazione dove si è consumata la seconda aggressione, ci sono, oltre appunto alle immagini delle riprese, anche le tracce di Dna e le testimonianze della 22enne scampata all’aggressione, corrispondenti a quanto raccontato dalla prima vittima in un interrogatorio separato.

Stazione ferroviaria Fonte foto: ANSA
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