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Vicenza, un milione di euro triturato nei rifiuti per errore: l'incredibile scoperta

Banconote dal valore stimato di almeno un milione di euro sono andate perdute dopo che la fotocopiatrice in cui erano state nascoste è stata smaltita

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Un milione di euro perso per sempre. I dipendenti della Sea spa, un’azienda di smaltimento di Romano d’Ezzelino, in provincia di Vicenza, hanno ritrovato i resti di banconote dal valore complessivo stimato di almeno un milione di euro tra gli scarti della plastica dove era stata appena smaltita una vecchia fotocopiatrice. I soldi erano nascosti nei cassetti della stessa.

L’incredibile scoperta

Nei giorni scorsi gli operai della Sea spa di Romano d’Ezzelino, un’azienda specializzata nel recupero e smaltimento di rifiuti speciali, hanno triturato, a loro insaputa, cassetti interi di banconote da 500 e 200 euro, che erano nascosti all’interno di una fotocopiatrice prelevata in un ecocentro della provincia di Vicenza e avviata allo smaltimento.

Che fine hanno fatto i soldi

Quando gli operai della Sea spa di Romano d’Ezzelino si sono accorti dei frammenti delle banconote da 500 e 200 euro, riconoscibili dai colori (viola le prime, gialle le seconde) era ormai troppo tardi: i soldi, che erano stati nascosti nei cassetti di una fotocopiatrice, erano già stati triturati.

Vicenza, un milione di euro triturato nei rifiuti per errore: l'incredibile scopertaFonte foto: iStock - A stockphoto
Le banconote, dal valore stimato di almeno un milione di euro, erano state nascoste all’interno di una vecchia fotocopiatrice, destinata poi allo smaltimento eseguito dagli operai della Sea spa di Romano d’Ezzelino, ignari della presenza dei soldi.

Il racconto

A raccontare i dettagli dell’incredibile scoperta (e quanto accaduto dopo) è stato Giuseppe Ziliani, amministratore delegato di Sea, a ‘Il Giornale di Vicenza’: “A norma di contratto eravamo ormai proprietari del materiale. Poche ore dopo il recupero, il Comune in cui ha sede l’ecocentro dove abbiamo prelevato la fotocopiatrice ci ha chiamati, per ben 2 volte, in poco tempo. La prima volta ci hanno chiesto se avevamo già smaltito le fotocopiatrici. La seconda hanno raccontato di un anziano che era nel panico perché sosteneva che dentro uno dei macchinari aveva lasciato un testamento importante e doveva recuperarlo”.

 

 

Banconote Fonte foto: iStock - scanrail
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