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Venezia, muore a 16 anni sulla moto regalata dal padre: chi era Alessandro Spanio, vittima dell'incidente

Il minorenne, che ha perso la vita in uno schianto con un furgone a Sottomarina di Chioggia, stava frequentando una ragazza e aveva iniziato un nuovo lavoro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È morto a 16 anni Alessandro Spanio, travolto da un furgone mentre era in sella alla sua moto. Il mezzo gli era stato regalato dal padre. “Era un ragazzo dolce, spensierato, educato, gentile, solare e, a suo modo, riservato”. Questo il ricordo del fratello.

Perde la vita in un incidente a 16 anni, la dinamica dell’accaduto: lo schianto a Sottomarina di Chioggia

L’incidente è avvenuto a Sottomarina, una frazione di Chioggia, lunedì 4 luglio. La vittima, minorenne, è morta a bordo di un mezzo a due ruote nello schianto. Stava andando a casa di amici.

Il tragico evento si è verificato alle porte della città, in viale Mediterraneo, all’altezza del bar Dollaro. Viale Mediterraneo è uno stradone che collega l’entrata della città al mare.

Muore nell’impatto con un furgone a bordo della sua nuova moto, chi era Alessandro Spanio

La vita di Alessandro è stata stroncata da un incidente, mentre aveva avuto il suo primo lavoro in spiaggia, frequentava una ragazza, si spostava a bordo di una motocicletta nuova regalatagli dal padre.

Aveva frequentato l’indirizzo nautico presso l’Itis Righi, ma avrebbe avuto intenzione di cambiare indirizzo a partire dal prossimo anno.

A proposito del nuovo lavoro, sarebbe dovuto essere al camping Tropical. Qui il suo compito sarebbe stato di assistere i clienti, dando una mano a sistemare i lettini e le sdraio.

Muore a bordo della motocicletta regalatagli dal padre, le testimonianze di chi lo ha conosciuto

“Proprio ieri pomeriggio mi ha portato il lettino in spiaggia. Abbiamo parlato del caldo. Un ragazzo molto gentile e tranquillo”. Questa la testimonianza di una signora riportata dal Messaggero.

Sempre dalle pagine del quotidiano arriva la testimonianza dei lavoratori del camping Tropical, che descrivono Alessandro come un ragazzo “gentile” e “buono”.

“Era con noi da un paio di mesi – si legge sul quotidiano – e tutti lo apprezzavamo per il suo buon carattere, al limite della timidezza. Siamo rimasti tutti scossi dalla notizia e cercheremo, in qualche modo, di essere vicini alla famiglia”.

Come testimonia il fratello della vittima, il 16enne si stava frequentando con una ragazza: un quadro che, insieme al lavoro, ai progetti di studio e alla moto, dà il senso di un’estate all’insegna della crescita, in cui le prime esperienze che preludono all’età adulta sono state interrotte da un’inconcepibile fatalità.

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