Uomo ucciso a coltellate in casa a Milano, la telefonata della coinquilina al 118 e i dubbi della polizia
Un uomo di 69 anni è stato accoltellato a morte in casa sua: a chiamare i soccorsi sarebbe stata la sua coinquilina. Indagini in corso
Accoltellato a morte. Un uomo di 69 anni, Piero Luigi Landriani, è stato ucciso a coltellate nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 aprile in casa sua, a Milano. La vittima sarebbe stata aggredita in un appartamento di uno stabile di edilizia popolare nel quartiere Corvetto, in periferia nella zona Sud-Est della città. A chiedere aiuto al 118 sarebbe stata la coinquilina. Resta in piedi l’ipotesi di una lite con un altro uomo.
Chi è la vittima
La vittima è Piero Luigi Landriani, 69 anni, nato a San Donato Milanese.
Nel suo passato ci sarebbe – secondo quanto appreso da Ansa – un precedente per armi.
La zona in cui è stato accoltellato un uomo, a Corvetto
La dinamica e i soccorsi
Secondo le prime informazioni raccolte dall’Ansa, l’uomo ucciso in casa a Milano sarebbe stato colpito numerose volte con un’arma da taglio, prevalentemente al torace.
I fendenti non gli avrebbero lasciato scampo nonostante l’arrivo dei medici, chiamati tempestivamente dalla sua coinquilina.
I medici intervenuti hanno tentato di rianimarlo, ma l’uomo è deceduto sul posto, senza essere trasportato in ospedale.
Le indagini
Sul caso indaga la Squadra mobile.
Le forze dell’ordine sono state allertate proprio dal personale medico.
Gli investigatori sono al lavoro per cercare di ricostruire la dinamica.
Sembra che prima dell’aggressione ci sia stata una furiosa lite tra alcuni stranieri, originari del Nord Africa, all’interno dell’appartamento.
La polizia sta ascoltando diverse persone in Questura.
Via dei Panigarola, nel quartiere Corvetto, è nota per lo spaccio di droga.
Al momento, comunque, non c’è un pista privilegiata rispetto ad altre per quel che riguarda il movente.
Decine di coltellate: accanimento del killer
Secondo i primi accertamenti medico-legali citati dall’Ansa, sul corpo di Landriani ci sarebbero le lesioni di diverse decine di coltellate.
Un accanimento non comune, che in genere denota una rabbia particolare da parte degli assassini.
La pista prevalente riguarda all’ingresso di due nordafricani nell’appartamento: la porta non è stata forzata.
A riferire della loro presenza è stata la compagna del 69enne, una brasiliana di 49 anni: al momento della lite si sarebbe trovata in cucina e quindi non avrebbe assistito all’aggressione, avvenuta in un’altra stanza.