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Meteoriti

I meteoriti sono oggetti cosmici di diverso tipo che abitano l’Universo e si trovano sia dentro che fuori il Sistema Solare: cosa sapere su questi corpi celesti

di Stefania Bernardini

I meteoriti sono frammenti rocciosi dell’Universo che entrano nell’atmosfera del nostro pianeta. Possono essere il prodotto della disgregazione del nucleo di una cometa, oppure piccoli asteroidi "fuori rotta", o rocce provenienti dalla Luna o da Marte.

Solitamente si spostano lungo orbite molto varie, alla velocità di poche decine di chilometri al secondo. Se sono piccoli, una volta entrati in collisione con la Terra, l'attrito con l'atmosfera terrestre li riscalda tanto da farli vaporizzare e consumare prima di toccare il suolo.

Arrivando ad altissima velocità, circa 60.000 km/h, la gravità terrestre diventa maggiore della coesione interna del corpo e quest’ultimo si frantuma. Questo tipo di corpi celesti vengono chiamati meteore o, più impropriamente, stelle cadenti perché mentre l’oggetto cosmico si consuma, lascia una scia luminosa nel cielo, che dura pochi secondi.

I meteoriti sono invece più grandi, non si consumano del tutto e riescono quindi ad arrivare al suolo. Se ha un diametro maggiore di cento metri circa, nell'urto esso produce addirittura un cratere del diametro di qualche chilometro. Seppur viene rallentato dall’atmosfera terrestre, un meteorite può arrivare a una velocità di ben 250.000 Km/h quando si schianta al suolo.

Le caratteristiche di un meteorite

A seconda che si tratti di un meteorite ferroso o roccioso, le caratteristiche del corpo celeste possono cambiare. Normalmente, comunque, tutte le meteoriti cadute da non troppo tempo mostrano una crosta di fusione scura e possono presentare sulla superficie piccole cavità chiamate regmagliti, simili alle impronte lasciate dalle dita sulla creta fresca.

Questi “buchi” sono causati dall’ablazione selettiva dell'atmosfera che vaporizza più facilmente minerali a più bassa temperatura di fusione. La forma non è mai sferica e non presentano quarzo o bollicine. La tipologia ferrosa ha una densità prossima a quella del ferro e anche quelle rocciose risultano significativamente più pesanti rispetto alle rocce comuni.

Una volta tagliati e lucidati molti meteoriti ferrosi presentano le Figure di Widmanstätten, mentre molti di quelli rocciosi possono presentare dei condruli. Se nel tragitto attraverso l'atmosfera il meteorite mantiene un orientamento stabile, si forma un meteorite tipicamente a forma di scudo detto orientato.

Riguardo al nome, non c’è accordo sui dizionari riguardo il genere del sostantivo che può essere maschile o femminile. Si usa il maschile prevalentemente quando  ci si riferisce al materiale che è sopravvissuto del meteoride originale ed è giunto al suolo magari frammentato in centinaia di pezzi. Il femminile viene più usato quando si parla di un esemplare specifico o di un meteorite di cui è stato recuperato solo un unico campione.

L’impatto con la superficie terrestre

Si stima che ogni anno cada sulla Terra un numero di meteoriti, delle dimensioni di una palla da baseball o più, intorno ai 500. Di questi ne vengono mediamente recuperati solo 5 o 6 perché la maggior parte delle rimanenti cadono negli oceani o comunque in zone in cui il terreno rende difficile un loro recupero. I meteoriti più grossi possono colpire il terreno con forza considerevole, formando così un cratere meteorico.

I meteoriti, recuperati subito dopo l'impatto sulla superficie terrestre, vengono chiamati caduti. Tutte gli altri sono note come ritrovati. Attualmente, nelle principali collezioni mondiali, sono oltre 1000 i meteoriti caduti presenti contro gli oltre 31000 ritrovati. Ogni meteorite ha un nome specifico che deriva solitamente dal posto in cui è stato trovati, di solito la località abitata o la caratteristica geografica più vicina.

L’età e le differenze tra i meteoriti

I meteoriti possono essere primitivi o differenziati. Ai primi appartengono la maggior parte degli oggetti cosmici che cadono sulla Terra, circa l’85%, e sono costituiti da condriti. Circa l’8% dei corpi celesti che hanno avuto un impatto con il nostro pianeta sono acondriti e si pensa che derivino dalla crosta degli asteroidi più grandi. Sono simili alle rocce lignee terrestri e in questa categoria rientrano i meteoriti lunari e marziani, chiamati anche meteoriti planetarie per distinguerle da quelle asteroidali di consistenza numerica notevolmente maggiore.

Il 5% delle meteoriti cadute sono ferrose e contengono leghe di ferro e nichel; questi meteoriti derivano probabilmente dal nucleo di qualche pianeta o asteroide che si è spezzato. Il rimanente 1% è costituito da meteoriti ferro-rocciose, che sono intermedie tra i primi due tipi. Un meteorite è caratterizzato da tre età.

L’età assoluta indica il tempo trascorso dal momento in cui la formazione dei minerali che costituiscono l’oggetto celeste si è completata. L'età di esposizione indica il tempo trascorso dalla meteorite nello spazio e decorre da quando essa si è staccata dall’oggetto celeste di cui faceva parte. L'età terrestre indica il tempo trascorso da quando la meteorite è caduta sulla Terra.

La storia dei meteoriti

Il primo meteorite studiato scientificamente è stato Hrašćina. Il 16 giugno del 1974 si è verificata invece la pioggia di meteoriti su Siena. Il più grande meteorite caduto sinora sembra sia stato quello di Barringer, in Arizona, dal peso di circa 300.000 tonnellate e il cui impatto risale a 50mila anni fa.

Riguardo agli sciami meteoritici, i più noti sono quello delle Perseidi e quello delle Leonidi. Il primo viene attraversato dalla Terra all'incirca tra il 9 e il 12 agosto e dà origine alla pioggia meteoritica detta di S. Lorenzo. Il secondo, invece, viene attraversato intorno a metà novembre. Le meteoroidi, disgregandosi nell'atmosfera, formano una polvere che cade lentamente al suolo. Ogni giorno, circa 3000 tonnellate di questa "polvere cosmica" cadono sulla Terra.

Quando la caduta di meteoriti crea danni

Tra i casi in cui la caduta di un meteorite ha provocato danni sulla Terra c’è quello del frammento di corpo celeste che ha colpito una casa il 30 novembre del 1954 in Alabama, negli Stati Uniti. Un meteorite di circa 4 kg ha rotto il tetto dell’abitazione e colpito una signora che si trovava nel soggiorno. La donna fortunatamente ha riportato solo una ferita superficiale.

Nel 1908 lo schianto di un frammento di oggetto cosmico in una zona disabitata della Siberia ha causato danni enormi. Dopo l’impatto si è generato un rogo che ha bruciato 30mila ettari di foresta. I residui del meteorite sono stati ritrovati solo qualche anno fa in un lago. La roccia spaziale che si pensa abbia causato l’estinzione dei dinosauri, invece, si ritiene potesse avere un diametro di 10 km. La caduta avrebbe sollevato una quantità di polveri tale da oscurare il Sole per qualche anno, impedendo la fotosintesi delle piante e portando all’estinzione di moltissime specie di flora e fauna, tra cui i dinosauri.

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