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Studente scomparso morto carbonizzato a Pisa: aveva segni sulla gola

Il 23enne era in ritardo con gli studi, e per questo potrebbe essersi suicidato, ma troppi dettagli non combaciano con questa ipotesi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Francesco Pantaleo, l’universitario di Marsala (Trapani) di 23 anni scomparso il 24 luglio a Pisa. Il suo corpo è stato ritrovato a 10 chilometri dalla città, a San Giuliano Terme. Il giovane si era trasferito in Toscana per studiare Ingegneria informatica.

Finora “nulla fa pensare al coinvolgimento di altre persone”, come hanno dichiarato gli investigatori a Repubblica. La pista più accreditata sarebbe dunque quella del suicidio.

Gli ultimi ad aver visto Francesco Pantaleo sono stati, la mattina del 24 luglio, i suoi due coinquilini. Poi un buco di 32 ore, quando domenica 25 luglio è stato ritrovato un corpo carbonizzato vicino a un campo di girasoli, a ridosso di un fosso. Inizialmente attribuito a uno straniero, è stato riconosciuto dopo una settimana grazie all’analisi del Dna.

Studente scomparso morto carbonizzato a Pisa: cosa non torna

Molte cose però non tornato nell’ipotesi del gesto disperato. A iniziare da una lacerazione all’altezza della gola, su cui dovrà fare luce l’autopsia, prevista tra lunedì 2 agosto e martedì 3. Potrebbe essere stata causata dalle fiamme che hanno divorato il suo corpo, ma ogni ipotesi rimane aperta.

E poi perché decidere di togliersi la vita in mezzo alla campagna, in un luogo che non aveva mai nominato? Come ha fatto il giovane a darsi fuoco, se nelle vicinanze non sono state trovate bottiglie o taniche? Perché il cadavere non aveva le scarpe?

Ancora c’è da capire perché dal suo computer siano stati cancellati tutti i dati e perché quando è uscito di casa non avesse con sé lo smartphone – la cui geolocalizzazione risulta disattivata – il portafogli e addirittura gli occhiali da vista.

Studente scomparso morto carbonizzato a Pisa: l’ipotesi suicidio

A sostegno dell’ipotesi del suicidio c’è tuttavia la sofferenza per l’università, che Francesco Pantaleo avrebbe dovuto finire alla prossima sessione di laurea, nonostante i tanti esami ancora mancanti, come certifica il libretto.

Il 23enne potrebbe aver deciso di farla finita per la vergogna di non essere riuscito a laurearsi in tempo, nonostante il sostegno della famiglia, che aveva intuito da tempo uno stato di insoddisfazione dovuto al percorso di studi.

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