Siena, violenza di gruppo su una sedicenne: due ragazzi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico
Stupro di gruppo in provincia di Siena: due giovani albanesi hanno violentato una 16enne ubriaca e forse drogata. I due sono agli arresti domiciliari
Una serata di divertimenti e allegria in un locale della Val d’Elsa, nel Senese, si è trasformata in un incubo. Una ragazza di 16 anni ha conosciuto due giovani poco più grandi di lei. Alla fine della serata i due si sono approfittati della minorenne in stato di alterazione, stuprandola nell’auto parcheggiata nei pressi del locale.
- Per la ragazza è scattato il Codice rosa
- Ai domiciliari con braccialetto elettronico
- Un aiuto dalle telecamere di sorveglianza
Secondo il racconto della studentessa, lei e alcuni amici avrebbero raggiunto il locale per partecipare a una festa. Sul posto si trovavano anche i due giovani albanesi, poco più che maggiorenni, che avrebbero poi abusato di lei.
La serata sarebbe andata avanti fra risate e allegria, fino all’epilogo drammatico: la violenza di gruppo nel posteggio.
Finiti i loro comodi, i due giovani avrebbero infine lasciato la ragazza in stato di alterazione e traumatizzata in strada nei pressi della sua abitazione. Non è chiaro se al momento del fatto la ragazza fosse ubriaca o se le fosse stata somministrata della droga.
Per la ragazza è scattato il Codice rosa
Dopo alcuni giorni la studentessa ha deciso di recarsi in pronto soccorso per farsi visitare. Lì ha denunciato lo stupro subìto. In ospedale è scattato il Codice rosa, il percorso di accesso al pronto soccorso riservato alle vittime di violenza sessuale.
Durante la visita, i sanitari hanno confermato lo stupro subìto dalla ragazza. Gli investigatori hanno comparato le tracce biologiche rinvenute sui vestiti della giovane con il Dna dei due ragazzi.
Ai domiciliari con braccialetto elettronico
Una perquisizione a casa loro ha portato alla scoperta di piccole dosi di stupefacenti.
Dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto mercoledì scorso, per i due giovani albanesi sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in attesa dell’udienza preliminare. I due risultano essere incensurati.
Un aiuto dalle telecamere di sorveglianza
Un aiuto determinante alle indagini è stato fornito dalle telecamere di sorveglianza disseminate nella zona che hanno immortalato gli eventi. Gli investigatori hanno passato al setaccio oltre 100 ore di filmati
Le indagini sono coordinate dalla pm Serena Menicucci. Uno dei due giovani è difeso dagli avvocati Ilenia Cirino Groccia e Fausto Rugini, l’altro dall’avvocato Veltri.