Scuola, Azzolina contro i sindacati. Replica: "Schettino insegna"
La ministra dell'istruzione assicura l'inizio della scuola a settembre e punta il dito contro i sindacati
La ministra dell’Istruzione accusa i sindacati di volere sabotare la ripartenza della Scuola ma assicura la riapertura a settembre. In un’intervista a Repubblica Lucia Azzolina garantisce che tutti gli alunni saranno in classe “tranne Calabria Puglia e Sardegna che hanno deciso di riaprire dopo le elezioni. Tornare a scuola è fondamentale soprattutto per i ragazzi di famiglie fragili. Non farlo significherebbe lasciarli per strada: le criminalità e le mafie non aspettano altro.”
Scuola, Azzolina: “Resistenza al rinnovamento”
La ministra Azzolina punta il dito sulle organizzazioni sindacali e chiarisce le sue accuse: “Ho collaborato io stessa con un sindacato della scuola fino al 2017. Non c’è dubbio però che in questo ruolo mi sia trovata di fronte a una resistenza strenua al rinnovamento. Non è un mistero che i sindacati siano contrari al concorso con prova selettiva: vorrebbero stabilizzare i precari, immissione in ruolo per soli titoli. Ma sa la sorpresa qual è?”
Dice la responsabile della Scuola ed elenca i numeri sul concorso indetto dal ministero: “Per 80 mila posti sono arrivate in totale 570mila domande. Di queste solo 64 mila sono di docenti con almeno 36 mesi di servizio. Le altre 506 mila sono di neolaureati o giovani docenti. I precari hanno diritti acquisiti, ma i giovani hanno diritto di accesso. I concorsi sono indispensabili. Formazione del personale e digitalizzazione passano anche dall’immissione di energie nuove nella scuola”.
Per questo Lucia Azzolina fa un richiamo alla cooperazione: “Ciò che non è ammissibile sono atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti ma di alcuni. Molti dirigenti scolastici mi raccontano di diffide che ricevono in questi giorni, poi le minacce di sciopero, di richieste in massa di aspettativa: viviamo un momento in cui come mai prima dobbiamo collaborare.”
Le prove del concorso straordinario sono previste per la prima settimana di ottobre lo straordinario, con una sola prova. Dopo arriverà la data di quello ordinario con una prima prova preselettiva.
Scuola, Azzolina: la questione banchi
Altro nodo cruciale per la riapertura delle scuole è la fornitura dei banchi, anche di quelli monoposto che dovrebbero meglio garantire il distanziamento: “Si parla moltissimo a sproposito. La disinformazione è capillare e temo, strumentale a seminare incertezze e paure – accusa la ministra – abbiamo comprato due milioni di banchi tradizionali e 450mila con le ruote su precisa richiesta dei dirigenti.”
“Il commissario Arcuri ha curato la gara: sono stati stanziati 300 milioni. No, non sono indispensabili – chiarisce Azzolina – sono molto migliorativi, però: sono più piccoli, funzionali, moderni. Favoriscono la didattica di gruppo, non frontale. Non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno. Arredi nuovi inducono a prendersene cura, come sempre si dovrebbe”.
Infine la ministra si esprime sulla polemica con i presidi riguardo la preoccupazione per eventuali casi di positività tra gli alunni in classe: “Bisogna rispettare le regole. Un metro di distanza. Se non ci sono le condizioni, nel rapporto spazio/numero di studenti, bisognerà usare le mascherine. “In via provvisoria, per garantire l’avvio dell’anno scolastico”, questo dice l’ultimo rapporto del comitato tecnico scientifico. Ne daremo 11 milioni al giorno.”
Ma la titolare del dicastero specifica anche la responsabilità e lo spazio di azione dei dirigenti scolastici: “Nulla vieta poi che il dirigente scolastico disponga – solo per la secondaria di secondo grado – la didattica a distanza per alcuni gruppi. Non c’è la scuola, ci sono le scuole: ogni situazione è diversa e l’autonomia dei dirigenti molto ampia”.
Scuola, la replica della Cisl alla Azzolina
“Veramente fuori luogo la polemica voluta e cercata dalla ministra Azzolina, con un attacco insensato ai sindacati sorretto anche da un uso disinvolto dei dati e, almeno per quanto ci riguarda, da un’evidente distorsione del nostro pensiero. Mi chiedo che bisogno aveva di spostare l’attenzione su un tema, quello dei concorsi, che non è affatto centrale e prioritario in questo momento, ma forse l’intento è proprio quello di distrarre l’attenzione dai limiti sempre piu’ evidenti della sua gestione”. Lo afferma la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ripresa dall’Ansa.
“Che ci siano tantissimi neolaureati in procinto di partecipare ai concorsi – rileva la sindacalista – è una scoperta dell’acqua calda, mentre è sorprendente che la ministra dimentichi di aver bandito, insieme a un concorso ordinario, anche un concorso riservato a quei precari con almeno tre anni di esperienza, che ovviamente non possono essere mezzo milione”.
È invece una “vera falsità sostenere che noi saremmo contrari al reclutamento attraverso concorsi. Procedure concorsuali ordinarie, affiancate da procedure per titoli che valorizzino l’esperienza accumulata in anni e anni di precariato, sono esattamente ciò che la Cisl Scuola propone da tempo come sistema di reclutamento su cui puntare, fuori da ideologismi e mitizzazioni tipiche di una politica di sola immagine, che sventolando una malintesa meritocrazia ha finito solo per far crescere in modo esponenziale il ricorso al precariato”.
“Quanto ai sindacati che remano contro – prosegue Gissi – sono mesi che chiediamo al governo e alla ministra di remare con più vigore verso l’obiettivo di una riapertura in sicurezza delle scuole, obiettivo su cui bisognerebbe oggi concentrare attenzione e energia, senza alimentare polemiche fuori luogo. Farebbe meglio a risparmiarsi e a risparmiarci sortite polemiche del tutto fuori luogo. Parlare meno e remare di più. E rimanendo in tema di metafore marinare: condurre una nave è cosa ben diversa dal volerne solo mostrare a tutti i costi la bellezza. Schettino insegna”.