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Scossa di terremoto nelle Marche a Bolognola: magnitudo 3.3, avvertita anche in Umbria e in Abruzzo

Una scossa di terremoto è stata registrata a Bolognola, in provincia di Macerata, nella mattinata di venerdì 30 giugno

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La terra torna a tremare nelle Marche. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata nei pressi di Bolognola in provincia di Macerata, nelle stesse zone devastate dai due eventi sismici del 2016. Il terremoto è stato avvertito nelle Marche, in Umbria, in Abruzzo e nel Lazio.

Scossa di terremoto a Bolognola

La scossa di terremoto è stata registrata alle 6.11 di venerdì 30 giugno con epicentro a due chilometri da Bolognola (Macerata), nella zona del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il terremoto di magnitudo 3.3 si è verificato a una profondità di 11 chilometri. La scossa è stata seguita un minuto dopo da una replica di minore intensità, di magnitudo 2.1

La scossa avvertita tra Marche, Umbria e Abruzzo

Al momento non si registrano danni a persone o cose. La scossa è stata avvertita nelle Marche nella zona dei Monti Sibillini, tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.

Ma anche nella vicina Umbria, nella zona di Norcia, in Abruzzo, nell’alto Teramano, e nella zona di Amatrice nel Lazio.

Si tratta delle stesse aree già colpite dai due devastanti terremoti del 2016: il 24 agosto di magnitudo 6 e il 30 ottobre di magnitudo 6.5.

Scossa di terremoto nelle Marche a Bolognola: magnitudo 3.3, avvertita anche in Umbria e in AbruzzoFonte foto: iStock
 La scossa nelle stesse zone dei terremoti del 2016

Al via i test per l’allerta nazionale della Protezione Civile

In questi giorni è partita in Italia la sperimentazione di It-alert, il nuovo sistema di allerta nazionale della Protezione civile. Il primo test è stato condotto mercoledì 28 giugno dalla Toscana, oggi 30 giugno tocca alla Sardegna.

I prossimi test si terranno il 5 luglio in Sicilia, il 7 luglio in Calabria e il 10 luglio in Emilia-Romagna. Entro la fine dell’anno sono previsti i test nelle altre Regioni.

In un orario prestabilito, i cittadini riceveranno un messaggio di allarme pubblico nazionale nei loro smartphone (ma si tratterà appunto solo di un test). I cittadini sono poi invitati a compilare un questionario sul sito apposito.

Il sistema opera in caso di gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso, diramando a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica un allarme pubblico tramite messaggio di testo, con informazioni utili sullo scenario di rischio e sulle relative misure di autoprotezione da adottare.

Il segnale viene notificato sul dispositivo con un suono di allarme, udibile anche se questo è silenziato. Il testo che viene visualizzato indica il mittente (per esempio: “Protezione civile”), il motivo per cui è stato inviato (es: “Allarme alluvione”), le azioni raccomandate con urgenza (es: “Raggiungi l’area di emergenza più vicina”).

terremoto-bolognola Fonte foto: Tuttocittà.it
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