Scoperte due sottovarianti di Omicron. Dove sono state individuate le nuove varianti BA.4 e BA.5
L'Oms sta monitorando BA.4 e BA.5, due nuove sottovarianti di Omicron. Dove sono state individuate le nuove mutazioni del coronavirus
La variante Omicron del coronavirus ormai da tempo è predominante in tutto il mondo, ma nelle ultime settimane sono spuntate diverse mutazioni e sottovarianti di questo ceppo del virus. Un fenomeno naturale e atteso ma che preoccupa, qualora una di queste varianti presenti nuovi sintomi o sia più contagiosa. Proprio per questo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta monitorando l’evoluzione di due nuove sub-varianti di Omicron.
Scoperte due nuove sottovarianti di Omicron
Si chiamano BA.4 e BA.5 le due nuove sottovarianti di Omicron scoperte nell’ultimo periodo e che l’Organizzazione mondiale della sanità ha iniziato a monitorare con attenzione.
L’Oms ha spiegato di aver iniziato a seguire queste due nuove sottovarianti a causa delle loro mutazioni aggiuntive che devono essere ulteriormente studiate per comprendere il loro impatto potenziale sulla situazione epidemiologica globale.
Le mutazioni aggiuntive potrebbero dare a queste varianti un vantaggio in termini di trasmissibilità o di capacità di eludere la risposta immunitaria.
“Per queste varianti, sono disponibili prove sulle proprietà genomiche, epidemiologiche o in vitro che potrebbero implicare un impatto significativo sulla trasmissibilità, gravità e/o immunità; realisticamente potrebbero avere un impatto sulla situazione epidemiologica nell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo. Tuttavia, le prove sono ancora preliminari o associate a grande incertezza“, si legge nel report dell’Ecdc.
Scoperte due sottovarianti di Omicron, dove sono state individuate
Le due nuove sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5 sono state identificate per la prima volta in Sudafrica, rispettivamente a gennaio e febbraio. Sono state individuate in decine di casi, ma per il momento hanno una diffusione molto limitata.
Le due mutazioni sono state inserite nei giorni scorsi anche nei monitoraggi dell’Ecdc e dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito. Stando ai dati aggiornati al 25 marzo, la sottovariante BA.4 è stata identificata in 41 casi in Sudafrica, 2 in Botswana, 3 in Danimarca, 1 in Inghilterra e 1 in Scozia.
Per quanto riguarda la sottovariante BA.5 invece tutti i casi registrati finora, 27, sono stati localizzati in Sudafrica, paese dove è nata la variante Omicron.
Covid, le varianti di Omicron
Sono diverse le mutazioni della variante Omicron del coronavirus che sono spuntate nelle ultime settimane. Tra queste c’è la variante Xj, una ricombinazione di Omicron 1 e Omicron 2 che è stata isolata a Reggio Calabria alcuni giorni fa.
Stando ai primi dati, la variante Xj non sarebbe meno contagiosa di Omicron. Ma presenta dei nuovi sintomi: la perdita del gusto e dell’olfatto, quasi assente con la variante Omicron, e le vertigini.