Reddito di emergenza, l'intesa è vicina: il piano di Conte
Il nuovo sussidio temporaneo potrebbe essere erogato in due mensilità
Sul Reddito di emergenza si va verso una intesa in maggioranza. La nuova misura economica potrebbe anche cambiare nome e diventare “Contributo di emergenza” per chiarire sin dal nome che si tratta di una misura temporanea, non strutturale. Si starebbe quindi per arrivare a sciogliere, come riporta Ansa, uno dei nodi principali del decreto di maggio.
Il nuovo sussidio sarebbe temporaneo e potrebbe essere erogato in due mensilità, ma su questo punto si stanno ancora facendo valutazioni e simulazioni.
Il premier Giuseppe Conte ha spiegato così il suo piano per far ripartire il Paese: “Ci dobbiamo rimboccare le maniche” perché “avremo una brusca caduta del Pil”, ma “lavoreremo per non lasciare nessuno indietro”. Lo ha spiegato, come riporta Ansa, ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
“Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova – ha spiegato -, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese”.
“Ci aspetta una fase difficile – ha poi messo in chiaro Conte – e dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali”.
Quello di cui stiamo parlando è “un intervento cospicuo ma certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni”.
“Per far ripartire davvero il Paese abbiamo bisogno di un ‘patto sociale’ per coniugare modernità e equità. Per questo in prospettiva è prezioso l’avvio di un tavolo progettuale con le parti sociali”, ha detto Conte.