Ragazzina siriana viene sequestrata, violentata e poi abbandonata in un parcheggio a Lodi: due arresti
La ragazza siriana di 17 anni era stata separata dalla famiglia, sequestrata e violentata: arrestati due trafficanti di esseri umani
Due persone sono state arrestate dalla polizia di Lodi con l’accusa di aver rapito, picchiato e violentato una ragazza siriana di 17 anni. La ragazzina è stata poi abbandonata in un parcheggio della città lombarda dopo che la famiglia ha pagato il riscatto.
- Arrestati a Lodi due trafficanti di esseri umani
- La storia della ragazzina siriana in fuga dalla guerra
- Il sequestro e gli abusi
Arrestati a Lodi due trafficanti di esseri umani
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sono finiti in manette due uomini, un pakistano e un afghano, ritenuti membri di una banda di trafficanti di esseri umani attivi sulla rotta balcanica.
I due sono stati arrestati grazie alle indagini svolte dagli agenti della Squadra mobile di Lodi: uno è stato fermato su mandato di arresto europeo dalla polizia croata, mentre stava trasportando sette migranti in auto, l’altro è stato bloccato a Modena.
Sono accusati di rapimento a scopo di estorsione, violenza sessuale, lesioni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un terzo mandato di arresto è stato emesso contro una loro complice, una donna albanese, tuttora ricercata.
La storia della ragazzina siriana in fuga dalla guerra
Le indagini erano partite il 30 maggio dello scorso anno, quando la polizia locale di Lodi aveva trovato la 17enne siriana, ferita e in stato di choc, nel parcheggio di un distributore nei pressi della tangenziale.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazzina e la sua famiglia (i genitori, il fratello e la nonna) erano in fuga dalla guerra: allo scoppio del conflitto in Siria si erano rifugiati in Turchia, come tanti loro connazionali.
La ragazza abbandonata in un parcheggio di Lodi in un frame del video della polizia
Dopo il violentissimo terremoto del febbraio 2023 avevano però deciso di andare in Germania, raggiungendo alcuni parenti. Per farlo si erano affidati a dei trafficanti, che dalla Turchia li avevano portati in auto fino in Slovenia e poi in Italia.
Varcato il confine, la famiglia era stata separata: padre e figlio erano stati abbandonati in un’area di sosta in autostrada in provincia di Udine, mentre mamma, figlia e nonna erano state portate in un paese di campagna in provincia di Reggio Emilia.
Il sequestro e gli abusi
Qui la 17enne era stata separata dalle altre e condotta in una abitazione, dove era stata tenuta segregata e costretta a chiamare il padre chiedendo di versare ai rapitori una somma di denaro per la sua liberazione.
Uno dei rapitori aveva violentato la ragazza e l’aveva picchiata, procurandogli diverse lesioni tra cui la frattura di un braccio.
Dopo il pagamento del riscatto la 17enne era stata caricata in auto e portata fino a Lodi, dove era stata abbandonata nel parcheggio dove infine era stata soccorsa.
Le indagini della Squadra mobile di Lodi, coordinata dalla locale Procura e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno portato prima all’identificazione della banda criminale e poi alla loro cattura.
Intanto la 17enne ha potuto ricongiungersi con la sua famiglia: hanno lasciato l’Italia e hanno raggiunto i parenti in Germania.