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Piero Fassino e il furto del profumo al duty free, il deputato Pd offre 500 euro per evitare il processo

La vicenda relativa al presunto furto di un profumo da parte di Piero Fassino in un duty free dell'aeroporto di Fiumicino potrebbe concludersi con una multa da 500 euro

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Ultimo atto della vicenda relativa al presunto furto di un profumo da parte di Piero Fassino in un duty free dell’aeroporto di Fiumicino. È attesa nella giornata di mercoledì 31 luglio la decisione del giudice delle indagini preliminari in merito alla questione, che potrebbe concludersi con il pagamento di una multa da 500 euro. È questa, infatti, la cifra offerta dall’ex ministro e già accettata dalla Procura di Civitavecchia.

Piero Fassino e il presunto furto del profumo in un duty free

L’episodio risale allo scorso 15 aprile. Il deputato del Pd, in attesa di imbarcarsi per Strasburgo, si sarebbe recato nell’area shopping del terminal 1 dell’aeroporto romano. L’obiettivo era fare un regalo alla moglie.

L’ex sindaco di Torino ha spiegato che, avendo il trolley in mano e lo smartphone nell’altra, avrebbe semplicemente messo la confezione di profumo nella tasca del giaccone, prima di recarsi alle casse per il pagamento.

piero-fassino-profumo-duty-free-furtoFonte foto: ANSA
Piero Fassino alla presentazione del libro “Il ritorno degli imperi” di Maurizio Molinari

Una volta scattato l’allarme dell’antitaccheggio, tuttavia, i dipendenti del duty free non hanno creduto alla versione di Fassino.

Dopo aver visionato le telecamere di sorveglianza del locale, hanno quindi sporto denuncia.

La multa da 500 euro

Tramite i suoi avvocati, l’ex ministro ha offerto un pagamento di una multa da 500 euro. La modalità è prevista dall’articolo 162 del codice penale.

“Davanti a un video che è molto equivoco, dove sembra che siamo davanti a una dimenticanza, abbiamo intrapreso questa strada per non affrontare un processo e la sua portata mediatica“, ha dichiarato a Repubblica l’avvocato Fulvio Gianaria.

Il valore del profumo che il politico ha messo nella tasca (uno Chanel Chance) ammonta a 130 euro.

La decisione del giudice

La somma di 500 euro è già stata accettata dalla Procura di Civitavecchia, ma l’ultima parola spetterà al giudice.

Per la procura, Fassino è un incensurato. Nel fascicolo d’inchiesta compaiono i 5 video depositati dalla polizia di frontiera di Fiumicino: uno di essi ricostruisce la dinamica di quanto avvenuto.

5 donne e un uomo (3 commessi e 3 vigilantes) avevano testimoniato, sostenendo che non si era trattato di un episodio isolato.

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piero-fassino-profumo-furto-duty-free Fonte foto: ANSA
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