Muore improvvisamente a 14 anni ad Andria per emorragia cerebrale: famiglia dona organi per "salvare bimbi"
Dramma che si trasforma in generosità per una famiglia di Andria che ha perso improvvisamente la figlia 14enne
Una 14enne è morta improvvisamente ad Andria il 26 dicembre scorso, colpita da una emorragia cerebrale fatale che non gli ha lasciato scampo. E nonostante il grande dolore, la famiglia ha deciso di donare i suoi organi, contribuendo a salvare quante più persone possibili in giro per l’Italia.
- 14enne muore improvvisamente ad Andria
- Famiglia decide di donare gli organi
- Quattro equipe per la donazione
14enne muore improvvisamente ad Andria
Il dramma si è consumato nel giorno di Santo Stefano, lo scorso 26 dicembre, ad Andria mentre la ragazzina si trovava in casa con i propri familiari per passare le festività natalizie. Ma da un momento all’altro, mentre stava giocano a carte, la 14enne si è sentita male.
Per l’adolescente inutile l’immediato trasporto all’ospedale Bonomo di Andria, dove è arrivata già in gravissime condizioni a seguito di una improvvisa emorragia cerebrale. Per lei, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Famiglia decide di donare gli organi
Nonostante il dolore atroce, però, la famiglia è stata lucida e ha subito pensato di donare gli organi della 14enne, con l’obiettivo di salvare quante più vite possibili.
“Speriamo che aver donato vita ad altri bambini e ragazzi possa alleviare una ferita che non si rimarginerà” con questo messaggio l’Asl Bt ha voluto ringraziare pubblicamente i genitori della 14enne.
Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale della Asl Bt, ha quindi sottolineato: “Nessuno di noi può avere parole per consolare il dolore di una famiglia che ha perso una ragazza di soli 14 anni in maniera così violenta. Quando la famiglia ha proposto la donazione, abbiamo vissuto con loro ore difficilissime”.
La decisione, infatti, è stata accolta con grande commozione e grande partecipazione da parte di tutti i sanitari coinvolti direttamente nella terribile tragedia e poi nell’espianto degli organi.
“Il pensiero, l’abbraccio di tutti gli operatori che si sono avvicendati va a questa famiglia, ai genitori che hanno avuto la forza di pronunciare un “sì” in un momento di dolore inimmaginabile per ciascuno di noi” ha dichiarato il dottor Giuseppe Vitobello che ha coordinato le attività mediche.
Quattro equipe per la donazione
E al “sì” dei familiari è stata avviata la macchina per procedere all’espianto degli organi. La donazione pediatrica, che ha seguito un circuito nazionale, ha richiesto l’intervento di quattro equipe diverse nelle sale operatorie dell’ospedale Bonomo di Andria, dirette dal dottor Nicola Di Venosa.
I reni sono stati prelevato dal Policlinico di Foggia e sono stati trasferiti a Genova, il fegato dal Policlinico di Bergamo mentre il cuore è stato prelevato dai cardiochirurghi del Policlinico di Padova. Le cornee, infine, sono state prelevate dal dottore Guglielmo Ceci dell’equipe di Andria per essere inviate alla Banca degli Occhi di Mestre.