Multe ridotte su scontrini e ricevute per commercianti e lavoratori autonomi: cosa prevede la nuova sanatoria
Le opposizioni criticano l'iniziativa del governo parlando di nuovo aiuto agli evasori, mentre l'esecutivo è caccia di risorse per la Finanziaria
Il governo Meloni sta per proporre una nuova sanatoria per le violazioni fiscali legate a scontrini, ricevute e fatture emesse tra gennaio 2022 e giugno 2023. La mossa, incentrata su alcune categorie di lavoratori (ovvero commercianti e autonomi) avviene mentre l’esecutivo è alla ricerca di risorse per la prossima manovra economica. La sanatoria consentirebbe ai contribuenti di ottenere una riduzione su quanto dovuto nella misura di un diciottesimo delle multe comminate. Un’azione che è stata criticata dalle opposizioni, considerata l’ennesimo favore agli evasori.
Il decreto Energia
L’atteso decreto Energia, in arrivo al consiglio dei ministri a breve, presenta una “Emersione di base imponibile derivante dalle violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi.”
In altre parole, si prospetta uno sconto sulle sanzioni per commercianti e autonomi che decidono di regolarizzare le violazioni relative a scontrini, ricevute fiscali o fatture emesse tra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno 2023.
La segretaria del PD Elly Schlein ha parlato di “ennesima agevolazione per chi evade”
La critica delle opposizioni
“No a nuove sanatorie, adesso sugli scontrini un’ennesima agevolazione per chi evade”, ha commentato Elly Schlein, segretaria del Pd. Anche Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del partito, ha sottolineato che questa iniziativa sembra penalizzare i contribuenti onesti.
Il governo Meloni prosegue comunque sulla sua strada, negando che si tratti di un condono e sostenendo che si tratta di un’opportunità per chi vuole mettersi in regola.
Come funziona la sanatoria
Il decreto Energia, nella sua bozza attuale, prevede che i contribuenti possano regolarizzare la loro posizione con l’Erario entro il 15 dicembre. Ciò implica il pagamento delle imposte dovute, degli interessi maturati e soltanto un diciottesimo delle multe previste, con una soglia minima di 2.000 euro.
Questa riduzione della sanzione rappresenta un incentivo, simile a quanto proposto nella manovra per il 2023 per chi aveva commesso violazioni sulle dichiarazioni dei redditi o intendeva definire accertamenti fiscali.
Tuttavia, se le violazioni comportano anche un’infedeltà dichiarativa o un omesso versamento dell’IVA, i contribuenti dovranno presentare dichiarazioni integrative, ma in questo caso le sanzioni verranno ridotte del 50%.
È importante notare che questa agevolazione si applica solo se le violazioni non sono già state oggetto di contestazione legale. Inoltre, resta valida la punibilità in caso di reati come il riciclaggio, l’autoriciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
A caccia di risorse
Tutto ciò avviene in un contesto in cui il governo si trova a cercare risorse per la prossima manovra economica. Il rapporto deficit/PIL potrebbe superare il 3,7% previsto nel Documento di economia e finanza a causa di una crescita economica più debole del previsto.
Nel frattempo, mentre il Governo sta per introdurre la detassazione della tredicesima per i pensionati, si sta discutendo della possibilità di introdurre una tassa sulle vincite dei giochi come ulteriore fonte di entrate.